Home » TEST DRIVE: Renault Megane RS

EL GRINTA. UN BRAND SPORTIVO E’ PIU’ PREOCCUPATO DI DARE ALLE SUE VETTURE LA CAPACITA’ DI ESSERE GUIDABILI E UTILIZZABILI TUTTI I GIORNI E IN QUALSIASI SCENARIO: DALL’ACCOMPAGNARE I MARMOCCHI A SCUOLA A DIGERIRE IL LOGORANTE TRAFFICO DEL CENTRO. LA RENAULT MEGANE RS SEMBRA “MAGICAMENTE” INCAPACE DI ANDARE PIANO: E’ SEMPRE DEDITA A PROIETTARVI IN UNA DIMENSIONE SPORTIVA SPECIALE. E SE SI PREME IL PULSANTE “RS” (SCANDALOSAMENTE NASCOSTO SULLA PLANCETTA A SINISTRA DEL VOLANTE) E’ MEGLIO CHE RIVEDIATE LE VOSTRE CONCEZIONI SULL’ACCELERAZIONE G : BASTA ALITARE SUL GAS ED E’ UN’ESPLOSIONE DI POSSANZA. POTENZA “PRET A CONDUIR”, GRANDE RIPRESA, OTTIMO STERZO, RS MONITOR DA VERI FREQUENTATORI DEI CIRCUITI E DELLE PROVE SPECIALI. DA MIGLIORARE: CAMBIO ALQUANTO GOMMOSO, FRENATA POTENTE MA NON “ISSIMA”, SONORITA’ DI SCARICO.

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Decisamente divertente notare come i pensieri più importanti dei progettisti di super sportive sia quello di renderle capaci di essere a prova di incapace. Ci sono senza dubbio riusciti (ma in alcuni casi hanno “piegato” il concetto di vettura Gran Turismo alle loro esigenze markettare) e oggi potete tranquillamente indossare un “tacco-15” e sfilare a 15 l’ora anche con una hyper car. Delle due l’una: o è così che deve essere l’evoluzione tecnologica oppure, in termini rigorosi e da ancien-regime, il concetto di “Gran Turismo” non si dovrebbe toccare.

E se, invece, il desiderio fosse quello di avere per le mani qualcosa di costantemente incline a esplodere in un fragore di cavalli? E’ una di quelle situazioni “sinistre” ma che ti tengono i nervi costantemente in tensione: sei sempre consapevole di cosa stai guidando in termini di “potenziale prestazionale” e non corri il rischio dimenticartene (puoi farlo, invece, anche su una Ferrari 488 o su una Lambo Huracan; “purtroppo”, considerate le terrificanti condizioni della viabilità attuale, è un gran bel viaggiare, non c’è dubbio).

UN DESTRO DI HOLYFIELD

Ecco come può essere descritta per sommi capi una Renault Megane RS. Non è un auto per molti. Nel senso che si offre a un pubblico ben preciso, che fa della passione, delle prestazioni e della guida sportiva un valore molto importante, senza che l’immagine del brand sia fondamentale per “dire al mondo chi siamo”. E’ così particolare da essere tranquillamente assimilabile a una Subaru WRX STI (LEGGI IL TEST DRIVE DI 0-100.it). E’ mille volte più “ignorante” di una Volkswagen Golf R (LEGGI IL TEST DRIVE DI 0-100.it), molto meno fighetta di una Mercedes A45 AMG (LEGGI IL TEST DRIVE DI 0-100.it) o di un’Audi S3 (LEGGI IL TEST DRIVE DI 0-100.it). E ha un’immagine meno sofisticata e anticonformista di una Peugeot RCZ-R (LEGGI IL TEST DRIVE DI 0-100.it), più orientata all’espressione del suo carattere impetuoso.

Le Megane RS sembra desiderare esclusivamente di essere guidata al massimo. E al suo proprietario desidera regalare il meglio dell’immagine del brand Renault Sport. Il 4 cilindri  litri turbo produce 265 Cv a 5.500 giri, con 360 Nm di coppia da 3.000 giri. Vola sullo 0-100 in meno di 6″ e supera 250 orari. Di quanto sia capace lo indica il Monitor 2.0 sullo schermo centrale: visualizza in tempo reale i dati delle performance (accelerazione 0-100 km/h, tempi sui 400 m, diagramma G delle accelerazioni, ecc.), i valori di telemetria classici (regime del motore, coppia, potenza, angolo del volante e contachilometri) e i dati del veicolo: temperatura dell’olio, collettore aria…

NERA E POSSENTE

265 Cavalli scagliati contro le forme della Megane l’hanno modellata in una RS: il frontale ha una forma avvolgente, con la sua chiave di volta al centro, la gigantesca losanga con la magica sigla RS subito sotto. Il look total black si completa con le ruote in lega a guisa di stella a cinque razze, attraverso le quali si apprezza la pinza di colore rosso. Il disco freno, in realtà, non “comunica” potenza: è un normale componente liscio, laddove un disco forato o baffato darebbe ben altro risultato in termini di estetica e, soprattutto, di sicurezza percepita. Fortunatamente il logo Brembo rassicura.

La fiancata si esalta sui parafanghi vistosamente allargati e sull’andamento delle superfici verso il posteriore, caratterizzati dal progressivo sollevamento della linea di cintura e l’abbassamento del tetto fino formare un volume posteriore molto compatto. Questo è costituito, visivamente, da due elementi: il piccolo portellone (che ospita un lunotto davvero minuto) e il massiccio scudo paraurti con, nella parte inferiore, il pregevole scarico centrale.

ABITACOLO

Digerito quel volante (Peugeot docet!) e qualche scelta non condivisibile al 100% (la strumentazione molto inclinata, la mancanza del manometro del turbo, il “magico” pulsantino RS nascosto) a bordo della RS l’atmosfera è sempre quello che ti aspetteresti: un bel paio di sedili Recaro super-sportivi, un tachimetro con fondo scala a 290, cintura rossa in un’ambientazione ridondante di nero e qualche (pochi, in verità) particolari in fibra di carbonio.

La leva del cambio, invero troppo distante dal volante, avrebbe potuto avere uno stile differente e, per una volta, tirare una bella pernacchia al principio delle economie di scala. Quindi è la stessa di una Renault Scenic ma su un bolide da 250 orari potrebbe risultare antipatico.

IMPRESSIONI DI GUIDA

La Megane RS è una furia scatenata, alla quale basta molto poco per prodursi al meglio delle sue possibilità. Purezza è un valore difficile da comunicare, specie quando ti devi confrontare con tematiche come il comfort e la praticità. Eppure l’RS è innanzitutto così: sportiva. Il resto viene dopo. Sicché l’RS può tranquillamente definirsi un raro esempio di auto “ignorante”, zoticona, cafona. Sembra davvero (o probabilmente è proprio così!) che a una Megane per tutti i giorni abbiano sostituito parti fondamentali senza porsi il problema di dover creare un’armonia di insieme. E questo ci piace in un modo speciale. Via i sedili normali, dentro i Recaro; via un 4 cilindri asfittico, dentro un poderoso 2 litri turbo da 265 Cv. Via l’impianto freni di serie, dentro un impianto Brembo. E se la volessimo ancora più selvatica? Il pulsante RS vicino al correttore assetto fari, in una posizione talmente nascosta da farti dimenticare che esiste!

Ad andatura civile, sfiorando i comandi e con un atteggiamento da calma e serafica pace con il mondo la Megane RS è quasi una Megane normale ma si sente continuamente che quel turbo scalcia, che quell’aria soffia. Infatti è necessaria accortezza ed esperienza per accarezzare il gas. Il cambio, se trattato con riguardo è morbido e confortevole, lo sterzo magnifico, leggero. Insomma: tutto OK.

Non appena il pulsante RS è premuto la Megane diventa un demone imbestialito, un toro che sputa fiamme dalle narici. Nelle accelerazioni il muso si impunta verso l’alto e la macchina scatta in avanti con la forza di un rinoceronte. Davanti a voi dovrebbe esserci il contagiri per permettervi di capire esattamente quello che succede. Avendo il tachimetro, invece, è molto facile invadere la zona rossa del contagiri fino al limitatore, invero molto vicino: oltre i 6.000 giri sei già in zona pericolo. Basta un 1a-2nda-3za e sei già oltre i limiti legali di prestazioni ma dentro di te l’RS ti ha soggiogato in un abbraccio peccaminoso e voluttuoso, dal quale non vuoi/puoi divincolarti.

Corre tantissimo ed è, fortunatamente, compensata da una taratura della meccanica ottimale e che la rende piuttosto facile da controllare. In uscita di curva e con il motore in coppia parte in sottosterzo praticamente sempre ma l’elettronica è molto vigile. il Pack Cup comprende un assetto tarato a puntino: il corpo vettura è neutro in tutta la percorrenza, perfettamente in armonia con lo sterzo molto preciso ma troppo “morbido”. L’esemplare monta ruote in lega da 19″ STEEV con pneumatici Dunlop 235/35 R19, un altro surplus tecnico che rende la Megane ancorata all’asfalto in tutte le condizioni. Un appunto finale va alla frenata: l’impianto è potente ma il pedale richiede una pressione molto energica per arrestare il bolide dalle andature più elevate. Nondimeno è potente e adeguato alla cavalleria anche se, in fondo, non m’ha fatto sgranare gli occhi per la potenza d’arresto.

IN DEFINITIVA

Per 27.000 euro, il prezzo dell’esemplare provato, vi portate a casa una belva da 265 Cv con 5 posti a sedere, sedili Recaro, uno stile molto personale e il potere di conquistarvi. Dentro la sportività, se non fosse per i sedili, è piuttosto understated: l’ambiente non descrive cosa veramente la macchina sia capace di fare. Infatti al volante è tutta una sorpresa e con il pulsante RS premuto vi azzera la salivazione. E’ molto vistosa esteticamente ma sembra, tutto sommato, raffazzonata in quattro e quattr’otto. Non è un demerito ma sembra, piuttosto, il risultato di un’operazione volta a dare sostanza al prodotto senza troppo Marketing.

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[vc_tta_section title=”Album fotografico” tab_id=”1aTBnwOpost”]

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[vc_tta_section title=”Dati tecnici” tab_id=”2aTBnwOpost”]

MOTOREAnteriore, trasversale, 4 cilindri, turbocompressore
cilindrata1.998 cc
AlimentazioneIniezione elettronica multipoint
Distribuzionebialbero a camme in testa, 16v, fasatura variabile
Potenza265 Cv (195 kW) a 5.500 giri
Coppia360 Nm da 3.000 giri
CORPO VETTURA
Sospensioni ant.ant. McPherson
Sospensioni post.
SterzoA cremagliera con servosterzo
Pneumatici
Impianto freni4 dischi, anteriori autoventilanti, ABS, ESP
TRASMISSIONE
TrazioneTrazione anteriore
CambioMeccanico a 6 marce + RM
DIMENSIONI E PESI
Dimensionilungh. 4.290 mm, largh. 1.840 mm, alt. 1.430 mm, passo 2.640 mm
Volume baule377 – 991 dm3
Peso1.380 kg (ordine di marcia)
Serbatoio60 litri
PRESTAZIONI
0-100 km/h0-100 in 6″
Velocità max.255 km/h
ConsumoUrbano 11,3 l/100 km, extraurbano 6,5 l/100 km, medio 8,2 l/100 km
Emissioni174 g/km Co2

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[vc_tta_section title=”L’esemplare in prova” tab_id=”3aTBnwOpost”]
EQUIPAGGIAMENTO

  • Pack Cup
  • Cerchi in lega da 19″ diamantati
  • Easy Access system 2
  • Controllo pressione pneumatici
  • Parking radar anteriore e posteriore
  • Telecamera posteriore
  • RS Monitor 2.0
  • Ruota di scorta di dimensioni ridotte
  • Pack R-Link

Prezzo vettura provata: 26.950 euro (con IVA e messa su strada)

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[vc_tta_section title=”Consumi Rilevati” tab_id=”4aTBnwOpost”]
Distanza percorsa: 850 chilometri
Consumo medio complessivo: 10,3 l/100 km

Consumo medio urbano: 5,6 l/100 km
Consumo medio (120 km/h): 7 l/100 km
Consumo medio (130 km/h): 7,6 l/100 km

(Dati rilevati dalla lettura del computer di bordo)
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