Home » Archibet by Federico Babina

26 EDIFICI PER 26 ARCHITETTI. CON IL PROGETTO ARCHIBET, L’ALFABETO ILLUSTRATO DEGLI ARCHITETTI, L’OBIETTIVO DEL GRAPHIC DESIGNER FEDERICO BABINA ERA QUELLO DI TROVARE UN MODO ORIGINALE PER ESPRIMERE, ATTRAVERSO 26 ILLUSTRAZIONI, L’ETEROGENEITA’ DELLE FORME E STILI CHE COMPONGONO L’UNIVERSO DELL’ARCHITETTURA.

Archibet, l’alfabeto degli architetti di Federico Babina, vede ogni lettera rappresentata e disegnata secondo l’interpretazione dello stile di un famoso architetto.

Ogni lettera consiste in una piccola, surrealista e dettagliata architettura che, unita alle altre, va a costituire una città immaginaria dove, forme e stili diversi, parlano lo stesso linguaggio dell’architettura.

Così come l’alfabeto rappresenta un insieme di lettere utilizzate per scrivere una o più lingue in base al principio secondo il quale ogni lettera rappresenta un fonema della lingua parlata, l’Archibet di Federico Babina desidera sottolineare come l’architettura, vero e proprio sistema di comunicazione, sia anch’essa una “lingua internazionale”.

Federico Babina ha dichiarato che:”L’idea era quella di costruire un piccolo microcosmo di architetture immaginarie su basi realistiche”.

In questa serie illustrata, ciascuno dei 26 edifici, realizzato utilizzando una combinazione di tecniche diverse, dal disegno a mano libera al 3D creato al computer, si trasforma in una lettera dell’alfabeto inglese.

Si parte con la Riolo Parish Church del finlandese Alvar Aalto passando poi per la Bauhaus school del tedesco Walter Gropius, la Phillips Exeter Academy Library dello statunitense Louis Kahn, il Barcelona Pavilion del tedesco Mies van der Rohe, la Sydney Opera House del danese Jørn Utzon, il National Congress of Brazil del brasiliano Oscar Niemeye, il Library and Learning Centre di Vienna dell’irachena Zaha Hadid e la Schröder House dell’olandese Gerrit Rietveld.

Secondo l’illustratore con studio a Barcellona, la parte più impegnativa dell’intero processo fu la scelta degli architetti da rappresentare; scelta che spesso è stata guidata, più che dall’importanza dell’architetto, dall’ispirazione del momento.