Home » Bonhams at Goodwood Revival 2014: Fiat-Abarth OT 1300 Coupé Periscopio 1965

Bonhams at Goodwood Revival 2014: Fiat-Abarth OT 1300 Coupé Periscopio 1965

LO SQUALETTO. DALL’INTERRUZIONE DELLA COLLABORAZIONE CON LA SIMCA, CARLO ABARTH, UTILIZZO’ I PEZZI PER CREARE LA SUA VETTURA DA CORSA GT: LA OT 1300. E’ NOTA SOPRATTUTTO PER IL PERISCOPIO, UTILE PER RAFFREDDARE L’ABITACOLO.

L’ingresso ufficiale del Gruppo Chrysler sul mercato europeo è datato 1958. In quel periodo il gigante americano acquistò il 15% delle azioni della francese Simca (controllata dalla Fiat) dalla Ford. Nel ’63 Chrysler acquistò da Fiat stessa un altro 64% e, con il 77% delle azioni Simca ne assunse il controllo.

Gli americani non furono più interessati alla collaborazione tra la Simca e L’Abarth (che fino ad allora avevano dato vita a una serie di vetture da corsa molto competitive con motori 1600 e 2000).

Carlo abarth si ritrovò, quindi, con numerosi componenti inutilizzati. Leggenda vuole che il rampante imprenditore austriaco avesse deciso di utilizzare una serie di scocche Simca per sviluppare la sua auto da corsa per la stagione ’65, la OT 1300.

MECCANICA

Lo staff tecnico guidato da Mario Colucci aveva sviluppato, sulla piattaforma della Simca 1000, un telaio scatolato in acciaio. Su questa struttura fu montato un set di sospensioni indipendenti e un motore 4 cilindri 1.300.  Il propulsore, un bialbero con 4 carburatori Weber 45DCOE9, lubrificazione a carter secco e doppia accensione, forniva 147 Cv a 8.800 giri. Sistemato in posizione posteriore, era abbinato a una trasmissione a 5 marce.

La parte certamente più interessante della affascinante carrozzeria berlinetta eseguita dalla torinese Sibona & Basano era sicuramente l’air scoop sul tetto. Contrariamente a quello che si potesse pensare questo non serviva per l’aspirazione del motore bensì per offrire un piccolo ristoro di aria fredda per il caldo abitacolo.

PRODUZIONE

La produzione della OT 1300 iniziò nel maggio ’65Klaus Steinmetz la fece debuttare alla 500 Chilometri del Nurburgring dove ottenne un ottimo terzo posto assoluto. La produzione raggiunse il numero di circa 50 esemplari, contingente minimo per l’omologazione FIA.

Conclusa l’avventura con questo modello, il team dell’Abarth sviluppò la versione OT 2000. Il 4 cilindri da 1.946 cc forniva 215 Cv a 7.600 giri e consentiva a questo sinuoso ed efficiente coupé di superare 265 km/h nei rettilinei.

IL TELAIO 137C/008

L’esemplare in vendita da Bonhams, al momento di creare il catalogo, non possiede informazioni. La vettura, secondo l’ispezione dello staff della Casa d’Aste necessita di una totale ricostruzione del motore (è siglato 00039) prima di poter tornare a ruggire.