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Concorso d’Eleganza di Villa d’Este 2012: Alfa Romeo vince tutto

L’Alfa Romeo 6C 1750 GS Coupé Figoni e Falaschi si aggiudica la Coppa d’Oro Villa d’Este dell’edizione 2012 e il Best of Show con il voto del pubblico. L’Alfa Romeo 4C, d’altro canto, conquista il Design Award riservato alla categoria Concept e Prototipi marcando un vero successo per il marchio del Biscione.

L’annuale kermesse sulle rive del lago di Como non ha tradito le attese, portando in una delle cornici più esclusive del mondo una selezione delle più affascinanti auto da collezione di tutte le epoche di straordinario valore collezionistico (ed economico!).

Dalla Rolls-Royce alla Porsche 917

L’edizione di quest’anno ha fatto particolarmente parlare di sé per il valore delle forze in campo: dalla Rolls-Royce Phantom I Jonckheere Coupé Aerodinamica  del 1925 (clamorosamente fuori gara a causa della mancanza della certificazione FIVA) alla Porsche 917K del 1970, raggiungendo il culmine con un esemplare di Ferrari 250 GTO del ’62.

Il concorso di Villa d’Este ha deliziato giornalisti, ospiti dell’Hotel e partecipanti con una selezione straordinaria delle più belle e prestigiose auto da collezione di tutte le epoche che hanno spaziato dalle sontuose cabriolet dei primissimi Anni 20 alle possenti vetture da corsa degli Anni 60 e 70.

Suddivise in classi di appartenenza, le auto partecipanti hanno tracciato un emozionante ritratto del tema proposto, esibendosi nella maestosità delle loro superbe condizioni, alcune come fossero state pronte per la consegna al loro primo cliente.

Tra le più interessanti ecco la Mercedes-Benz 540 K Spezial Roadster del 1939, all’epoca una delle auto più costose al mondo. O la Alfa Romeo 6C 2300 Pescara Spider Touring 1935 appartenuta al Duce Benito Mussolini in gara, nella stessa classe, con la Delahaye 145 Coupé Chapron, un’auto di un’eleganza da perdere la testa. Eppure era un’auto da corsa!

Tra le “disegnate dal vento”, oltre all’Alfa Romeo 6C Figoni e Falaschi vincitrice, si segnalavano la Volkhart V2 Sagitta Coupé Fuchs del ’47 (una specie di “prodromo” della Porsche 356) e la Maserati A6 1500 Coupé Pinin Farina del Museo Nicolis.

Piccoli gioielli: ci piace citarle tutte perché esponenti di un certo modo di fare auto tanto caro a 0-100: Abarth 204 A Spider Motto 1950, Porsche 550/1500 RS Spider 1954, Moretti 750 Grand Sport Coupé 1954, Fiat 500 Coupé Zagato 1957, O.S.C.A. Maserati 1600 SP Coupé.

In un crescendo di prestigio rispetto alle meno note vetture anteguerra, ecco aprirsi i favolosi Anni 50, dedicati a due diversi modi di divertirsi: il Rock n’ Roll e la Dolce Vita. Protagoniste di questi spensierati e scatenati anni ecco le Ferrari della saga delle 250 (per loro, GTL, SWB, California una categoria speciale) accompagnarsi a Porsche 356, Mercedes 300 SL Gullwing o BMW 507 Roadster per i più scanzonati e Maserati 5000, Ferrari Daytona Prototipo e Lamborghini Countach per i più raffinati.

Fino ai capolavori da corsa, la categoria che 0-100 ha amato con maggiore intensità. Ecco fronteggiarsi la Jaguar D e l’Aston Martin DBR1, la Ferrari 250 GTO e la 250 LM darsi passarsi il testimone, la Ford GT40 MK3 (in una rarissima versione stradale) e la Porsche 917 guardarsi con un certo snobismo.

E le concept? un po’ sordina!

Ci si aspettava una presenza più massiccia di prototipi moderni. Sicché abbiamo sentito da più parti alcuni commenti che suonavano insoddisfatti e che potrebbero riassumersi, al confronto con i modelli storici in concorso, con un “non si fanno più le auto come una volta”.

Le sorti delle vetture nuove sono state certamente risollevate dalla presenza dell’Aston Martin Project AM 310, che prefigura la prossima gamma delle coupé V12 di Gaydon.

Fuori concorso…

Altrimenti avrebbe vinto, la BMW Zagato Coupé presentata da Andrea Zagato e AdrianVon Hooydonk. La one-off bavarese, carrozzata dall’unico marchio italiano di carrozzeria indipendente rimasto, è stata accolta con grande favore. La vedremo in produzione? L’alleanza Italia – Germania, ci hanno detto, ci sta lavorando.