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Paul Emery, classe 1916, nel dopoguerra divenne il boss dell’azienda paterna, la Emeryson, che fin dagli Anni 30 costruiva vetture da corsa. Nel 1961 fu rilevata dall’americano Hugh Powell ma Emery rimase come progettista. L’anno dopo l’azienda fu rinominata in Scirocco-Powell Racing e le Emeryson furono rinominate in Scirocco ed equipaggiate con motori BRM. Emery rimase ancora un anno per poi dedicarsi in proprio alla preparazione di motori. Il fratello Peter, nel frattempo, aveva continuato la tradizione di famiglia con la produzione di vetturette monoposto per la Formula Junior.

Nel ’63, con la presentazione della Hillman Imp la Paul Emery Cars divenne specialista nel rendere le Imp e le Singer Chamois auto estremamente veloci. Con il bagaglio di esperienza acquisito, nel ’63 Paul Emery iniziò il progetto per una piccola coupé con motore Imp da 998 cc.

Nasce la Emery GT
All’edizione del 1964 Racing Car show a Londra, ecco la GT, l’auto sportiva (e da corsa) di Paul Emery. La vettura è accanto a un’altra meteora del motorismo inglese, la (Mini) Dart (Mini Marcos, Mini Jem e Kingfisher Sprint sono considerate tutte discendenti di questa particolare vettura progettata da Dizzy Addicott con l’aiuto dello stesso Paul Emery).

La GT del salone, il prototipo, sfoggiava una carrozzeria in alluminio, sostituita nella versione di produzione da un vestito in plastica.

Nel video qui si sotto, si può vedere di sfuggita a 43″.

La Emery GT aveva una struttura con telaio tubolare a traliccio, motore della Hillman Imp potenziato, cambio Imp, sospensioni a doppi triangoli sulle quattro ruote, carrozzeria in plastica. La GT fu in vendita nel 1965 a 1.212 Sterline tutta montata oppure anche in scatola di montaggio.

Sebbene sviluppata per essere una pratica auto sportiva utilizzabile tutti i giorni, fu una grande auto da corsa. Il pilota inglese John Markey la utilizzò in gara durante la stagione di corse del 1963 (?) e ottenne 15 vittorie di classe su 16 competizioni a cui prese parte.

Secondo un altra testimonianza, un’altra Emery GT prese parte alla 500 Chilometri del Nurburging del 1966. Era verniciata in colore verde scuro e aveva una carrozzeria simile alle Alpine A63 da competizione, con la coda molto lunga. Sembra che la vettura non riuscì a concludere la gara ma fu costretta al ritiro per “bollitura” del motore. Questo esemplare, secondo una fonte, non montata un motore Imp ma un Ford.

La stessa auto aveva precedentemente preso parte anche alla 500 Chilometri del ’64. In un altro video che parla di Marcos, infatti, la si riconosce (targa CGT 1B) ai box al minuto 3’08”.

Complessivamente, si dice che le Emery GT costruite siano state solo 4 (compreso il prototipo).

UN ESEMPLARE NEGLI USA: DOVE E’ FINITO?


E’ certo che una Emery fu importata negli Stati Uniti. In un forum di discussione si legge che una Emery di colore bianco avrebbe partecipato a una gara a Brands Hatch nel 1964 con i colori della Scuderia Stiletto.

La Scuderia Stiletto fu fondata dal Maggiore George Esser, ufficiale e ingegnere dell’Aviazione americana (UASF) di Ramstein.

La Emery bianca della Scuderia Stiletto fu fotografata qualche tempo fa in pessime condizioni (priva di motore) nell’area di San Francisco.

EMERY GTI


Paul Emery lanciò anche la Emery GTI (una fonte indica che ne furono prodotte 12), presentata al Racing Car Show del ’66. Si trattava di una versione evoluta, con motore più potente e carrozzeria più bassa di 3 pollici, rispetto a una Hillmann IMP.

Secondo le fonti, due esemplari di Emery GTI furono alla 500 Chilometri del Nurburgring del 1965: entrambe furono iscritte dallo stesso Paul Emery (dovrebbero quindi trattarsi di una vettura ufficiale).

La prima vettura in classe P850 guidata da Bob Beavers (numero di gara 35), la seconda in categoria P1.0 guidata da  Jeremy Delmar-Morgan (numero di gara 23). Entrambe furono costrette al ritiro rispettivamente al 13esimo e 12esimo giro.

[Fonte: IMPs4EVER.info]