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54^ Salone Nautico Internazionale di Genova 2014

VOLONTA’ DI RESISTENZA. 760 ADESIONI, OLTRE 1.000 BARCHE ESPOSTE TRA LE QUALI 100 NOVITA’. QUESTI SONO I DATI DIFFUSI DAL 54^ SALONE NAUTICO INTERNAZIONALE DI GENOVA. DECISO, ALMENO A PAROLE, L’APPOGGIO AL SETTORE DELLA NAUTICA DA DIPORTO DA PARTE DELLE ISTITUZIONI GOVERNATIVE.

Maurizio Lupi, Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, ha dichiarato: “…Bisogna ritornare a considerare il mare, uno dei fondamenti della nostra storia, come un’opportunità e non solo come un problema: non si può guardare ai proprietari di barche solo come evasori. Anzi, dobbiamo considerarli con orgoglio. In altri Paesi vicini a noi già lo fanno e noi non dobbiamo essere secondi a nessuno. La politica in passato su questo ha sbagliato, ma ora è qui a fianco del per sostenerlo”.

Massimo Perotti, Presidente di UCINA ha invece tenuto a ridadire che: “… Ci serve il nuovo codice nautico con il suo regolamento di applicazione e che venga confermata l’IVA ridotta al 10% per i Marina Resort. Alle Banche chiediamo una rinnovata fiducia nell’applicazione del leasing nautico che si è sempre rivelato un potente strumento di spinta per il mercato”.

MERCATO DELLA NAUTICA: ALCUNI DATI

Secondo quanto comunicato da UCINA-Confindustria Nautica sull’economia di settore le stime per il 2014 indicano una crescita fra il +2% e il +7% del fatturato complessivo. Il 2013 “fatturò” 2,43 miliardi di Euro, per il 2014 conterà molto la performance del mercato interno.

L’Italia rimane il Paese leader nella produzione di super yacht con oltre il 37% degli ordini mondiali.

I primi 3 cantieri in classifica sono italiani (Azimut|Benetti Group, Sanlorenzo e Ferretti Group, quest’ultimo controllato da gennaio 2012 dalla cinese Shandong Heavy Industry Group – Weichai Group) che rappresentano da soli il 20% degli ordini mondiali.

Sono circa 18.000 gli addetti diretti nell’industria nautica italiana con una variazione complessiva 2012/2013 negativa: -5%. Mentre si arriva a 90.000 adetti includendo anche i settori dell’indotto e il turismo nautico.

Dopo 6 anni di decrescita sono aumentati i contratti di leasing nautico stipulati: +5% da gennaio a luglio 2014 rispetto lo stesso periodo del 2013.

Ciò che più conta per chi ama il mare e tutto ciò che gli sta intorno sopra e sotto, è che venga presto riconsegnata alla nautica il ruolo di principale driver di sviluppo in Italia.  Il mare è uno dei fondamenti della nostra storia e l’industria nautica deve tornare a essere leader.