Gli Speciali di 0-100.it: Vernasca Silver Flag 2013
LA PICCOLA GOODWOOD. NELLA MAGNIFICA CORNICE DI CASTELL’ARQUATO LA 18ESIMA EDIZIONE DELLA VERNASCA SILVER FLAG HA RICHIAMATO DA TUTTO IL MONDO OLTRE 200 AUTO DA CORSA TRA LE PIU’ RAPPRESENTATIVE DELLA STORIA DEL AUTOMOBILISMO.
Castell’Arquato, tra la Pianura Padana e i primi dolci pendii degli Appennini, è la chiave di volta di meccanismo perfetto: un incantevole scenario collinare tra Parma, Piacenza e Cremona, immerso in un silenzio e una tranquillità straordinarie, l’ombra della turrita maestà della sua rocca inespugnabile, una terra feconda trattata con amore da mani appassionate che qui creano primizie che il mondo ci invidia (zona DOC per la produzione dei vini, tra cui il Gutturnio, la Bonarda, la Barbera, l’Ortrugo e il Monterosso; e poi i salumi tipici: coppa, pancetta e salame dal profumo e dal sapore inimmaginabili).
Ma ogni anno, nel mese di giugno, questi luoghi tranquilli e immobili si trasformano come per magia. Se una pista è, comunemente il “tempio della velocità”, la Vernasca Silver Flag è una piccola cappella sperduta tra le colline, meta di un grandioso pellegrinaggio da parte di un esercito di devoti e fedeli discepoli.
2013: OMAGGIO ALLE PICCOLE BARCHETTE,”PICCOLI BOLIDI, GRANDI PASSIONI”
Ogni anno, alla Vernasca Silver Flag, l’organizzazione dedica una categoria a una tematica speciale: un marchio, un concetto, una filosofia. L’edizione 2013 è stata dedicata ai piccoli costruttori italiani che, subito dopo la Seconda Guerra Mondiale, hanno dato vita a un esercito di piccole automobiline, in prevalenza barchette Sport due posti con piccoli motori da corsa, subito affermatesi nelle competizioni di tutto il mondo.
Stanguellini, Ermini, Giaur, Bandini, Moretti, De Sanctis… piccoli capolavori di ingegneria automobilistica, costruiti con tanta passione e oggi considerati capolavori del collezionismo.
UN PO’ DI STORIA
Disputata quasi ininterrottamente tra il 1953 e il 1972, la Castell’Arquato – Vernasca aveva nel suo percorso il primo grande elemento di fascino tra le corse in salita (hillclimbs): 9,7 chilometri si sviluppavano con caratteristiche completamente differenti tra i primi 5 chilometri (fino al piccolo paese di Lugagnano) e i rimanenti 4.
La parte iniziale era contraddistinta da una strada di fondovalle ma la seconda era un vero tracciato in salita, con 34 curve di cui la maggioranza tornanti.
Qui si diedero battaglia i migliori piloti della storia del automobilismo sportivo italiano (Consalvo Sanesi, Nando Pagliarini, Ludovico Scarfiotti, Odoardo Govoni) a bordo di vetture leggendarie: Abarth 2000, Alfa Romeo TZ, Ferrari 250 GTO, Porsche 904 e 906 Carrera 6.
Rinata nel 1995 come Vernasca Silver Flag, “concorso d’Eleganza dinamico”, è diventata in poco tempo un appuntamento irrinunciabile per gli appassionati di auto da corsa storiche e, soprattutto, per i migliori collezionisti del mondo. Da ogni angolo del pianeta vengono qui per trascorrere un vero weekend speciale senza pretendere il servizio e l’atmosfera di un grande evento internazionale dove ogni cosa è “pluri-stellata”.
200 proprietari giungono qui con il chiaro desiderio di fare il miglior tempo. Anche se non vengono rilevati tempi cronometrici: si corre scatenando la potenza mostruosa di un’auto da corsa, si cena all’ombra delle torri di Castell’Arquato, si consuma un lauto pranzo sotto un grande tendone al castello di Vernasca. Niente posate d’argento, bicchieri di cristallo o smoking: piatti e posate di plastica sono sufficienti per gustare gnocco fritto, vino Bonarda e Coppa del piacentino.
L’amicizia e il desiderio di stare insieme condividendo la passione per le auto storiche rende l’atmosfera piacevole. Abbastanza per desiderare di essere qui l’anno prossimo.
