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Il lusso Made in Italy perde anche Krizia: il Gruppo italiano parlerà cinese.

DA KRIZIA A ZHU. NON SONO SOLO I GIOVANI “CERVELLI NOSTRANI” A FUGGIRE VIA DALL’ITALIA. MENTRE PER QUALCUNO LA PAROLA “PAESE “ RIMANE (FORSE) LA PAROLA PIU’ IMPORTANTE, ALTRI CONTINUANO A CEDERE ALLE AVANCES DEI CINESI.

Dopo 60 anni di business, il marchio italiano di ready-to-wear Krizia passa alla società cinese Shenzhen Marisfrolg Fashion Co. Ltd, un retailer del prêt-à-porter di fascia alta attivo nel mercato asiatico dal 1993 (oltre 400 negozi controllati dal Gruppo tra Cina, Corea del Sud, Singapore e Macau con vendite nel 2013 per l’equivalente di circa 305 milioni di euro).

La stilista Mariuccia Mandelli, in arte Krizia, ha ceduto così al corteggiamento della cinese Zhu Chongyun, fondatrice della realtà cinese (tra le cento più grandi aziende di moda in Cina).

La Zhu andrà a ricoprire il ruolo di Presidente del board e di direttore creativo della casa di moda milanese.

La formalizzazione dell’accordo è attesa per il prossimo aprile 2014, la sede di Krizia a Milano dovrebbe essere mantenuta mentre, il debutto della prima collezione della Chongyun, avverrà il prossimo febbraio 2015, in occasione della Milano Moda Donna.

Il gruppo cinese mirerebbe ad aprire, nei prossimi 5 anni, nuovi flagship store a insegna Krizia a Pechino, Shanghai, Guangzhou, Shenzen e Chengdu oltre a definire un piano di sviluppo nelle più importanti città in Europa, Giappone e Stati Uniti d’America.

Mentre la fondatrice del marchio, Mariuccia Mandelli dichiara che: “… La nuova proprietà porterà Krizia a raggiungere nuovi successi nel mondo“, la Zhu sottolinea di “… Essere una grande ammiratrice del lavoro di Mariuccia Mandelli e davvero orgogliosa di prenderne l’eredità. Voglio dare continuità allo stile di Krizia, con collezioni tutte Made in Italy”.