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L’investimento del momento? Ferrari d’epoca! (ma le usate?)

FERRARI VECCHIA FA BUON BRODO, FERRARI NUOVA (USATA) NON LA VUOLE NESSUNO. IL SUCCESSO IN ASTA DELLE FERRARI STORICHE DA COLLEZIONE E’ INVERSAMENTE PROPORZIONALE AI PREZZI DELL’USATO MODERNO.

Un articolo pubblicato sul Wall Street Journal dal titolo Is That a Ferrari in Your Portfolio? pone l’accento sull’apprezzamento subito negli ultimi anni (specialmente dal 2008, anno di inizio della crisi economica mondiale) da parte delle auto storiche da collezione.

Il marchio che sta conoscendo, da qualche anno a questa parte, la crescita più sostenuta è ovviamente Ferrari. A dimostrarlo sono i risultati d’asta, che hanno portato al verificarsi di performance straordinarie negli ultimi mesi: la scorsa estate, infatti 11,275 milioni di dollari sono stati pagati per una 250 GT California, 16,390 milioni di dollari sborsati per una 250 Testarossa del ’57 durante vendite all’incanto internazionali.

FERRARI MODERNE? A PREZZI DA SALDO!
Il rovescio della medaglia sta nel crollo del mercato dell’usato Ferrari (e non solo!).

Per capirlo basta fare un giro su AutoScout24: una Ferrari 612 Scaglietti si può acquistare per cifre anche inferiori a 70.000 euro.

Nel caso della Ferrari 599, senza considerare la costosissima GTO (di cui esiste una copiosa offerta anche senza uscire dai confini italiani), può essere piuttosto facile entrare in possesso di un ottimo esemplare usato a un prezzo inferiore a 100.000 euro (nuova ne costava ben più del doppio).

Per non dire della F430: su quasi 300 inserzioni (mercato Italia), ben il 10% sono modelli “Scuderia”. Alcuni esemplari della coupé di Maranello sono proposti a prezzi quasi dimezzati (intorno a 110.000 euro) rispetto al prezzo da nuova. Tra le F430 “normali”, invece, è facile trovare esempi tra 60 e 70.000 euro.

Prezzi ancora più bassi per la F360 Modena, per la quale ci sono offerte inferiori a 50.000 euro.

DA COLLEZIONE? NO, USATE!
Questa situazione, naturalmente, non riguarda solo l’azienda di Maranello. Basta cercare “Porsche Carrera GT” e si troverà che il bolide di Stoccarda da 612 Cv, prodotto in 1.250 esemplari, sul mercato italiano non è mai quotato più del prezzo da nuova (480.000 euro).

Succede, insomma, che anche le auto ultra costose e prestigiose non siano più considerate come “da collezione” bensì come un usato di prestigio. Il quale è soggetto a un deprezzamento molto rapido a causa della amplissima offerta di mercato. In sostanza, i grandi marchi (Porsche, Ferrari, Maserati, Bentley, Aston Martin), puntando sulla quantità del venduto hanno invaso il mercato, portando a una situazione di inflazione. Con effetti distorsivi sul valore del bene-

Automobili di altissima levatura possono quindi essere acquistate a un terzo del prezzo da nuova. L’affare della vita per l’acquirente, una tragedia per chi quell’auto la ritirò dal concessionario con 0 chilometri.