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L’Audi riacquista una Auto Union Type D

TORNA A CASA AUTO UNION (E TRE!)

Dopo anni di proprietà di un collezionista, una Auto Union Type D è stata riacquistata dall’Audi per andare a ricomporre la sua collezione di vetture da corsa dell’epico periodo degli Anni 30 prima della Guerra. Audi, a tutt’oggi, possiede 3 esemplari su 5.

Si deve alla follia nazista la grandiosa epopea delle Auto Union e delle Mercedes degli Anni 30, auto che, quanto a tecnologia, non hanno nulla a che invidiare alle supercar di oggi.

Il picco tecnologico raggiunto fu ancora più elevato nel caso dell’Auto Union. A differenza di Mercedes, infatti, che continuò a utilizzare il motore anteriore,  l’allora marchio di Zwickau portò i suoi propulsori (grandiosi 12 e 16 cilindri con due compressori, con trazione integrale “inseribile”) in posizione centraleBernd Rosemeyer, Tazio Nuvolari e Hans Stuck (Auto Union), Rudolf Caracciola, Manfred von Brauchitsch e Hermann Lang (Mercedes-Benz) furono protagonisti al volante di queste auto,  che già 70 anni fa erano in grado di superare abbondantemente i 300 orari.

VENNE LA GUERRA

E spazzò via tutto. Zwickau fu occupata dall’Armata Rossa e tutti i beni dell’Auto Union andarono all’Unione Sovietica come parte di un congruo risarcimento. L’Auto Union fu rifondata nel ’49 a Ingolstadt ma delle sue favolose auto da corsa (quattro esemplari, la quinta, una Auto Union Type C, si trovava al Deutsches Museum di Monaco di Baviera, dove fu pesantemente danneggiata durante un bombardamento) si persero definitivamente le tracce. Il problema fu aggravato dallo “scoppio” della Guerra Fredda, che  rese impossibile qualsiasi tipo di contatto tra l’occidente moderno e il blocco comunista.

Alla fine degli Anni 70 iniziarono a diffondersi le voci di una possibile localizzazione di queste Auto Union, da qualche parte nell’Unione Sovietica. Il collezionista americano Paul Karassik, assieme alla moglie Barbara, raccolse la sfida e venne in Europa per iniziare le ricerche.

RINASCONO DUE AUTO UNION

Con dieci anni di estenuanti trattative, riuscì a comprare due Auto Union a pezzi, sparpagliate tra Russia e Ucraina: una Auto Union Type D con singolo compressore e una Type D con due compressori. Raccolti, finalmente, i pezzi (motori, scocche, trasmissioni, sospensioni…) nei primi anni 90 iniziarono i contatti con numerosi esperti (incluso il dipartimento AUDI AG Tradition dell’Audi) per iniziare il restauro delle due vetture.

Il restauro fu affidato all’esperta officina inglese Crosthwaite & Gardiner. Purtroppo, in entrambi i casi le carrozzerie dovettero essere completamente ricostruite, essendo perso il vestito originale. Nel 1993, una, nel 1994, l’altra, entrambe le vetture tornarono a vivere e nel 1998 l’Audi decise di acquistare la Type D con compressore singolo.

Nel 1999, Karassik decise di vendere a un privato l’altra auto in suo possesso ma oggi, Audi, ha finalmente deliberato l’acquisto anche di questo esemplare, che si aggiunge all’altra Auto Union Type C/D acquistata dopo il crollo della Cortina di Ferro (si tratta dell’auto guidata da Hans Stuck in salita, che si trovava in un Museo di Riga in Latvia).