Home » Lexus LF-CC

FINALMENTE UNA BELLA LEXUS! AL SALONE DELL’AUTO DI PARIGI DEBUTTA LA LEXUS LF-CC, UNA COUPÉ 2 PORTE PER IL SEGMENTO D DOVE SI POTREBBE PROPORRE COME CONCORRENTE DI AUDI A5 E DELLA BMW SERIE 3 COUPÉ.

L’LF-CC è probabilmente uno sviluppo della Lexus LF-LC presentata al NAIAS 2012 a Detroit e poi a Ginevra.

Il linguaggio stilistico Lexus si riconosce innanzitutto nel frontale, dominato dall’enorme presa d’aria di dimensioni davvero inconsuete che prende forma dallo sviluppo del cofano fino al bordo inferiore dove forma uno spoiler sporgente.

Ai lati di questa si propongono due profondi incavi dove sono ricavate le prese d’aria per i freni. A lato la carrozzeria disegna i parafanghi, una sublime rimembranza degli elementi di tipo “motociclistico delle barchette da corsa dell’anteguerra.

La fiancata scorre molto filante, con superfici tutte tra loro a filo, ed è caratterizzata nella parte inferiore da due grosse aperture che convogliano aria verso i freni posteriori. E’ attraversata dalla linea di cintura posta in posizione molto rialzata, che si conclude in coda a disegnare uno scalino con funzione di spoiler aerodinamico. La coda sembra restringersi verso il baule formando un insieme compatto.

ABITACOLO

Creato per ospitare comodamente 4 persone, è reso comodo ed esclusivo con largo utilizzo di pelle ma anche avanguardistico nel layout. E’ stato infatti sviluppato dalla divisione HMI (Human Machine Interface) e si caratterizza per la plancia suddivisa in due parti ben distinte: la prima “vsuale” per controllare tutte le informazioni necessarie alla guida, la seconda operativa con interruttori e leva del cambio.

 

MOTORE

La Lexus LF-CC è equipaggiata con un sistema a propulsione ibrida completamente inedito: si tratta di un 4 cilindri da 2.5 litri abbinato a un‘unità elettrica che dovrebbe consentire valori medi di emissione inferiori a 100 g/km a fronte di potenze molto elevate. Il sistema è equipaggiato anche con generatore, batteria ad alte prestazioni e ripartitore della potenza con riduttori epicicloidali.