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Lotus si arrabbia: le smentite ufficiali

Del grande trambusto creato sulle sue supposte condizioni, Lotus, con un comunicato ufficiale tanto ironico quanto deciso, fornisce un grande ridimensionamento. Il marchio britannico spiega punto per punto dove sta la verità dei fatti in ognuno dei punti trattati dagli organi di stampa.

1. Dany Bahar non è più Amministratore Delegato – CEO di Lotus
“Spazzatura” afferma Lotus. Lo è e continua a esserlo.

2. Dato’ Sri Syed non è più Managing Director di Proton
“Spazzatura”. Con tono tra il serio e il faceto Lotus commenta le due affermazioni attribuite all’imprenditore Tony Fernandes, proprietario, attraverso le sue società, del marchio Caterham, della Caterham Cars che corre in GP2. Fernandes è anche Direttore Sportivo del Team Lotus che ha corso nel 2011 in F1. Con tono sarcastico Lotus commenta: “non prendete troppo seriamente quello che Fernandes “twitta” seriamente. Probabilmente è frustrato perché è il proprietario di Caterham e non di Lotus e si confronta con HRT e Marussia invece che con Mercedes e Ferrari in F1″. Ce n’è anche per Mike Gascoyne, Direttore Tecnico di Caterham Group: “è sparito dalla circolazione. Perché? Probabilmente sta cercando i 30 o 40 punti che aveva predetto la sua scuderia di F1 avrebbe guadagnato nella stagione 2011”.

3. Joe Saward è solo un giornalista indipendente
Realtà: “Joe Saward è un amministratore di Caterham Group”. La precisazione risponde alle voci che pare Joe Saward abbia messo in circolazione.

4. Group Lotus non ha più interessi in F1.
Falso. Lotus chiarisce che all’inizio dell’anno Group Lotus e Lotus F1 hanno confermato il loro accordo di partnership commerciale fino al 2017. Ciò significa che Group Lotus continua ad avere interessi verso il team e il motorsport. Group Lotus, inoltre, continua a essere il proprietario dei diritti di licenza relativi al merchandasing messo in campo da Lotus F1. Genii, titolare del team di Formula 1, ha corrisposto a Proton, proprietaria di Group Lotus, 30 milioni di sterline quale corrispettivo economico dell’accordo.

5. Group Lotus è vicina all’amministrazione controllata
“Spazzatura”. Con questa acquisizione – chiarisce Lotus – Proton resta coinvolta nel progetto di Group Lotus relativo a cinque nuovi modelli. DRB-HICOM, il nuovo proprietario, ha ridotto il budget stanziato per questo progetto e sta valutando le iniziative prossime future. Lotus non ha mai negato di essere in un difficile momento della sua storia ma DRB-HICOM non ha mai dichiarato di voler mettere Lotus in amministrazione controllata.