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Maserati: tra gennaio e luglio 2013 il triplo degli ordini rispetto a tutto il 2012

IN PUNTA DI TRIDENTE. I PRIMI 7 MESI DEL 2013 PER MASERATI VANNO A GONFIE VELE: GLI ORDINI HANNO TRIPLICATO IL TOTALE VENDITE DEL 2012. LA NUOVA QUATTROPORTE E LA GHIBLI PIACCIONO. MASERATI VUOLE ARRIVARE A VENDERE 50.000 AUTO NEL 2015. IL SUV LEVANTE SARA’, CON OGNI PROBABILITA’, IL MODELLO DECISIVO. E LA A6 GCS SU BASE ALFA ROMEO 4C? E LA LAMASERATI?!?

Dall’inizio del 2013 alla fine di luglio Maserati ha ricevuto 17.000 ordini (3.000 dei quali nel solo mese di luglio). Si tratta di un risultato straordinario perché è quasi il triplo rispetto alle nuove vetture consegnate in tutto il 2012.

Dati più precisi rivelano che alla data del 17 giugno erano giunti 14.159 nuovi ordini, 7.922 dei quali erano per la nuova Quattroporte e 2.249 per la Ghibli.

L’anno scorso Maserati ha consegnato, complessivamente, 6.288 automobili (per un controvalore di 634 milioni di euro di Ricavi). L’obbiettivo è di arrivare, nel 2015, al regime di 50.000 vetture consegnate. Un grande contributo dovrà arrivare dalla Maserati Levante, attualmente in fase di sviluppo.

Il piano di investimento del Gruppo Fiat per il rilancio del Tridente, 1,2 miliardi di euro, sta dando i suoi frutti e contribuisce attivamente alla strategia di Fiat di tornare a generare utile nel 2016.

Harald Wester, numero uno di Maserati, ha così commentato: “I numeri dimostrano che gli Stati Uniti rappresentano ancora il nostro mercato di sbocco più importante. Ma anche che la Cina sta crescendo molto. Qui vendiamo soprattutto la nuova Quattroporte“.

All’inizio dell’anno Maserati ha lanciato la Nuova Quattroporte e, dal prossimo mese di settembre, inizierà il lancio commerciale della Nuova Maserati Ghibli.

Con un mercato europeo ancora in crisi, Sergio Marchionne, AD di Fiat-Chrysler, non troverà certo giovamento dal buon andamento del marchio del Tridente ma è un risultato comunque positivo e getta una ventata di ottimismo su un’altra importante scommessa: il rilancio del marchio Alfa Romeo e il suo ritorno (invero molto atteso) sul mercato americano.