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Michael Schumacher: “la crisi finanziaria in Formula 1 è preoccupante”

PARLANDO ALLA BILD DEL CIRCUS DI FORMULA 1, MICHAEL SCHUMACHER HA PAROLE MOLTO PREOCCUPANTI PER LA CATEGORIA, AFFERMANDO CHE LA CATEGORIA SI TROVA IN UNA SITUAZIONE “ALLARMANTE” A CAUSA DELLA MANCANZA DI LIQUIDITA’ DA PARTE DEI TEAM. LA SOLUZIONE? SEMPLICE: REINTRODUCIAMO I CAMBI MANUALI, ABOLIAMO I MATERIALI TROPPO TECNOLOGICI. SI RISPARMIERANNO SOLDI E, FINALMENTE, SI VEDRANNO I PILOTI CON LA STOFFA!

Intervistato da Bild, Michael Schumacher si esprime sull’attuale situazione della Formula 1. Guardando la situazione ormai da spettatore, il campione tedesco la definisce “allarmante“. “La situazione finanziaria dei team è preoccupante, una dimostrazione che neanche un mondo così immacolato come la Formula 1 è immune dalla crisi economica mondiale“.

SEGNALI

I team si preparano per la stagione 2014, un’annata che sarà caratterizzata da fortissime spese per adeguarsi ai nuovi regolamenti. Tra questi spicca il passaggio dal motore V8 a nuovi motori V6 turbo ibridi.

In questo scenario, alcuni fatti non possono che indurre in riflessione: circolano, ad esempio, voci di un possibile matrimonio tra Sauber e Marussia. La stessa Sauber e Lotus stanno incontrando difficoltà nel pagare i piloti e onorare i propri debiti con i fornitori.

C’è chi vede una stagione 2014 in grande affanno, con 10 team e 20 macchine pronti al VIA ma non senza molti problemi sul piatto da risolvere. Che potrebbero costringere molti a restare fuori dai giochi.

PILOTI PAGATORI?

Poiché si stima che il costo dei nuovi motori sarà più che doppio rispetto agli attuali V8, c’è chi vede innanzi  il rischio che i team possano ricorrere maggiormente ai piloti pagatori, quelli, cioè, che portano in dote nella squadra un budget aggiuntivo da riversare nella gestione del team (magari da un grande operatore telefonico o un marchio di carburanti).

IL “PROBLEMA” VETTEL

La straordinaria stagione della Red Bull ha decisamente determinato uno scenario nuovo e creato nuovi parametri che potrebbero costringere i team concorrenti a un surplus di lavoro.

Il favoloso primato di Sebastian Vettel, vincitore del suo quarto titolo mondiale, ma soprattutto, di 8 gran premi consecutivi (mai accaduto in 63 anni di storia della Formula 1) ha evidenziato come la Red Bull e il suo primo pilota siano stati “anche troppo forti”. E questo potrebbe rivelarsi una specie di arma a doppio taglio per il futuro.

ECCLESTONE

Da un altro punto di vista, si guarda con una certa apprensione la brutta situazione di Bernie Ecclestone. Il deus ex machina della F1 è attualmente impegnato nella difficile difesa, in un tribunale inglese, contro una richiesta di danni di 140 milioni di dollari. Ecclestone è infatti accusato di corruzione nell’ambito dell’operazione di vendita dei diritti di sfruttamento della F1, avvenuta nel 2007, della Constantin Medien alla CVC Capital Partners.