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Peugeot 2008 DKR: pronta per il Dakar Rally 2015

DALLE ALPI ALLE PIRAMIDI (DAL MANZANARRE AL RENO, DI QUEL SECURO IL FULMINE TENEA DIETRO AL BALENO; SCOPPIÒ DA SCILLA AL TANAI, DALL’UNO ALL’ALTRO MAR. FU VERA GLORIA?…). DOPO AVER AZZERATO IL RECORD ALLA PIKES PEAK NEL 2013 CON LA 208 T16, LA PEUGEOT 208 CI PROVA ANCORA. LA SUA VERSIONE CROSSOVER, LA 2008, E’ PRONTA PER IL DAKAR RALLY 2015 CON QUALCHE PICCOLA MODIFICA…

A dispetto delle forme tipicamente da Bigfoot, la Peugeot 2008 DKR è stata progettata con criteri assolutamente funzionali, in vista della partecipazione al Dakar Rally 2015. Come afferma Jean-Christophe Pailler, capo progetto di Peugeot Sport “Abbiamo effettivamente inviato al Centro Stile un capitolato molto preciso che stabiliva le dimensioni fondamentali, il volume interno, la dimensione delle ruote, gli scuotimenti delle sospensioni e alcuni dati aerodinamici provenienti dalle simulazioni“.

La vettura è stata profondamente trasformata nel design come conseguenza di scelte tecniche precise. La squadra dei designer, di fronte all’interrogativo se modificare la carrozzeria con nuove parti strutturali o seguire le regole tecniche imposte e dare origine a un nuovo design, ha deciso per quest’ultima strada.

La Peugeot 2008 DKR è così diventata una nuova visione della 2008. Non avendo le porte posteriori, ad esempio, è diventata una coupé. Inoltre, per rispondere all’esigenza di poter avere angoli di attacco su pendii quasi verticali ha reso necessario ridisegnare completamente il musetto della 2008.

Dal punto di vista tecnico, la 2008 DKR non è una 4 ruote motrici ma sfrutta solo le ruote anteriori. La sola trazione anteriore ha determinato una serie di vincoli tecnici da seguire e ciò ha ulteriormente influito sul design. Per esempio è stato possibile utilizzare ruote più grandi (da 37″ di diametro) e sospensioni con scuotimenti più ampi.

Carlos Sainz: “La filosofia della 2008 DKR è davvero radicale e introduce molte idee nuove. Non assomiglia a nessun’altra vettura a due ruote motrici. E’ davvero molto compatta ed è un aspetto molto interessante. Dopo avere disputato le ultime due edizioni della Dakar con vetture a due ruote motrici, sono convinto che sia possibile vincere la Dakar con questa scelta tecnica. Ovviamente, ciò richiede la progettazione di una vettura molto speciale, che possa essere a suo agio su tutti i tipi di terreni“.