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Porsche 991 Turbo Cabriolet: spiata al Nurburgring. La Storia della 911 Turbo Cabriolet

COME SI CAMBIA, PER NON MORIRE. NEL 1986, QUANDO NACQUE, LA 911 TURBO 3.3 CABRIOLET ERA UNA TERRIFICANTE SCOPERTA DA 300 CAVALLI, UNA CURVA DI COPPIA VERTICALE, 260 KM/H, 0-100 IN 5″4, TRAZIONE POSTERIORE. OLTRE AL PORTAFOGLI PESANTE, PER MERITARSELA ERA NECESSARIO TANTO CORAGGIO. OGGI LA 991 TURBO CABRIOLET RASENTA LA PERFEZIONE: 520 CAVALLI (560 LA TURBO S) IMBRIGLIATI DAL MEGLIO DELLA TECNOLOGIA PORSCHE. AUTO PER PORSCHISTI O PER GENTE “DI BOCCA BUONA”?

La nuova Porsche 911 – 991 Turbo Cabriolet è pronta. Lo testimoniano senza ombra di dubbio le immagini scattate non più tardi di due giorni fa lungo il circuito del Nurburgring.

L’esemplare fotografato, privo di qualsiasi camuffamento e anche arricchito dei marchi ufficiali, è evidentemente il prodromo all’imminente lancio ufficiale. E’ inoltre probabile che la 911 Turbo Cabriolet avrà il suo bagno di folla al Salone dell’Auto di Francoforte di settembre.

BITURBO, TRAZIONE INTEGRALE

Capote elettrica in tela (con telaio in magnesio) a parte, la 991 Turbo Cabriolet (che dovrebbe essere in listino in versione “normale” e Turbo S) riprende la stessa meccanica della 991 Turbo Coupé: 6 cilindri boxer 3.8, iniezione diretta, 24 valvole, 2 turbo a geometria variabile. La potenza massima è di 520 Cv sulla Turbo Cabrio e 560 sulla Turbo S Cabrio.

Il telaio prevede asse posteriore autosterzante, aerodinamica attiva, trazione integrale a ripartizione variabile con frizione a lamelle al posto del differenziale centrale.

PRODUZIONE DISCONTINUA

La Porsche 911 Turbo Cabriolet nacque nel 1986. La Turbo 3.3, nata nel 1978 come evoluzione della Turbo 3.0, si era liberata del suo rigido “immobilismo” e aveva iniziato a seguire le leggi del Marketing. Alla Coupé si affiancò la versione Targa (rarissima!) e con tetto in tela.

Un’auto epocale, una delle più spaventose sportive cabriolet di sempre: potente, possente, veloce, selvatica, una “vera” 911. I più esigenti potevano anche ordinare, attraverso il reparto Exclusive, sia il motore potenziato (il 930/66 “S”) con potenza da 300 a 330 Cv, sia il kit aerodinamico con muso “piatto” tipo Porsche 935, minigonne, prese d’aria sui parafanghi posteriori e ala posteriore maggiorata.

Curiosamente, né la gamma 964 né la 993 hanno riproposto questa versione, ad esclusione di una piccolissima serie di 10 esemplari della 993 Turbo Cabriolet (invero meccanicamente molto diversa dalla 993 Turbo Coupé) costruiti dal reparto Exclusive di Stoccarda su iniziativa di un concessionario tedesco.

OGGI E’ UN CLASSICO

L’avvento della 996 e tutto il suo corredo tecnologico ha restituito dignità alla 991 Turbo Cabriolet (420 Cv, trazione integrale, capote elettrica), seppur modificando la filosofia di questo modello verso un approccio più “moderno” e avvezzo a trovare approvazione in una fascia di pubblico molto più ampia rispetto al passato.

Anzi, l’elevato livello tecnologico raggiunto da questo progetto consentì la nascita della 996 Turbo S Cabriolet, una versione full optional e con potenza cresciuta da 420 a 450 Cavalli e con freni in carboceramica di serie (lontano dalla 964 Turbo S da 381 Cv, praticamente un’auto da corsa con la targa).

Da allora la Turbo Cabrio è diventata un capitolo immancabile: la ritroviamo, infatti, come 997 Turbo Cabriolet MK1 da 480 Cv e 997 Turbo Cabriolet MK1 e Turbo S Cabriolet MK2 con motore 3.8 (il “plebeo” propulsore 3.8 della Carrera S con due turbo VTG), anche in questo caso farcita di accessori all’inverosimile (530 Cv, 700 Nm, cambio PDK a doppia frizione, freni in carboceramica). Di quest’ultimo modello è stata inoltre prodotta una serie speciale, la 997 Turbo S Edition 918 Spyder, offerta in esclusiva agli acquirenti della Porsche 918 Spyder Hybrid.