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Prova su strada: Aston Martin V8 Vantage My 2013

LA LEZIONE DI INGLESE. E’ SEXY, PICCOLA E CON UNO STILE INEGUAGLIABILE: SPORTIVA DENTRO, IMPECCABILE FUORI

Per te la Chap Olympiad è un appuntamento irrinunciabile. Come pure il Festival of Speed di Goodwood e il Goodwood Revival di settembre. La tua via dello shopping è Savile Row, esci con la tua Morgan Threewheeler solo quando piovvigina, adori il British Racing Green, sogni battute di caccia con due Beagle accomodati nel baule della tua Shooting Brake.

La tua auto di tutti i giorni, allora, è un’Aston Martin V8 Vantage. Rigorosamente con cambio manuale, un trionfo di tradizione e imperituro omaggio al più classico automobilismo britannico (quello che già nei primi Anni del ‘900 organizzava manifestazioni con “auto vecchie”).

MECCANICA

Tradizione e innovazione si amalgamano: una leggera scocca in alluminio “modulare”, la piattaforma VH, e un classico motore 8 cilindri a V di 4,3 litri (sono lontani i tempi del 6 cilindri in linea della DB5 di James Bond) da 420 Cv, con 470 Nm di coppia massima, sistemato in posizione anteriore-centrale per equilibrare le masse.

La geometria del telaio si basa su sospensioni a doppi triangoli con molle elicoidali e ammortizzatori monotubo. L’impianto freni consiste in grandi dischi anteriori da 380 mm di diametro con pinze a 6 pompanti e posteriori da 330 con pinze a 4 pompanti. La trazione, posteriore, è tenuta sotto controllo da ABS, ESP, Traction Control, EBD (ripartitore elettronico di frenata) ed EBA (assistente alla frenata d’emergenza).

La trasmissione, posteriore, è del tipo Transaxle, con il cambio e il differenziale  uniti in un blocco unico sull’asse posteriore. Il cambio, meccanico a 6 marce è di serie, in alternativa al semiautomatico Sportshift II con 7 marce.

A dispetto di un peso di 1.630 kg, Aston Martin dichiara 4″9 sullo 0-100 e 290 km/h di punta massima.

AL VOLANTE

In una Ferrari 458 si vede, più o meno, una 308. In una Porsche 991 è difficile non vedere la 911 del ’63. Su un’Aston Martin V8 l’aura britannica è in ogni spigolo della carrozzeria e in ogni centimetro di pelle dell’abitacolo. Tutto è inglese, su quest’auto: l’eleganza, l’aplomb, le proporzioni compatte, il layout meccanico così tradizionalmente legato al motore anteriore.

E nonostante i cavalli stiano davanti al carro la V8 esprime un comportamento dinamico sostanzialmente neutro. Piacevolmente avvolti dalla plancia che prosegue sull’alto tunnel circondandoti, è un piacere manovrare quella leva del cambio così vicina alla razza del volante.

L’elettronica vigile (davvero tanta!) scongiura l’allegrezza con cui saresti portato a pestare il gas e lanciarti in sovrasterzo. Disattivando tutto la V8 perde aderenza (di potenza) molto facilmente ma c’è un ottimo sterzo, molto diretto, che permette di correggere con facilità.

La V8, che a dispetto di oltre 1.600 chili ha un’accelerazione grandiosa, deve poter contare su ottimi freni. E questi fanno egregiamente il loro dovere. Nelle frenate più violente si avverte che il muso si “imprua” e la coda si alleggerisce. Serve destrezza e rapidità nella correzione ma con un po’ di sensibilità è facile mantenere l’auto nei ranghi.

COMFORT

La V8 Vantage è una vera purosangue, con un motore rabbioso e possente. Ma (per chi lo apprezza) riserva un gran comfort. Certo l’abitacolo è quello di una sportiva, con le gambe molto distese (anche per il passeggero) e spazio posteriore assente (ma il bagagliaio è molto ampio).

L’insonorizzazione crea un’atmosfera molto ovattata e il motore, molto elastico, consente di viaggiare a bassa velocità apprezzando tutto il comfort di una sportiva di razza.

Sono sostanzialmente due, i difetti: la chiave d’accensione sostituita da un lingottino di plastica e la plancia centrale alquanto disordinata.

Ma per chi apprezza lo spirito British, l’Aston Martin V8 è l’auto ideale. E per le domeniche in pista la V8 Vantage S è la vera quadratura del cerchio.

ERRATA CORRIGE

Nel video si afferma, erroneamente, che il lingottino con funzione di chiave d’accensione dell’Aston Martin V8 è in plastica. In realtà è in cristallo e metallo, come tutte le chiavi principali dell’Aston Martin. Ci scusiamo per l’errore con i lettori di 0-100 e con l’Aston Martin.