Home » Profumo di record da RM Auctions: all’asta una Ferrari 250 GT California LWB

Profumo di record da RM Auctions: all’asta una Ferrari 250 GT California LWB

IL MANIFESTO DELLA GRAN TURISMO. RM AUCTIONS METTERA’ ALL’ASTA IN ARIZONA, IL PROSSIMO GENNAIO 2014, UN SUPERBO ESEMPLARE DI FERRARI 250 GT CALIFORNIA LWB. IL TELAIO 1055GT, UN FAVOLOSO “MATCHING NUMBERS” E’ VALUTATO ALMENO 7 MILIONI DI DOLLARI.

Se c’è un’auto che riesce a esibire al 100% il concetto più puro della vettura Gran Turismo questa è esattamente la Ferrari 250 GT California, da molti considerata come la più affascinante vettura prodotta a Maranello nella sua storia.

Un’automobile semplicemente “perfetta”: da guidare in scioltezza e souplesse con la capote abbassata lungo la 5° strada a Manhattan o su Sunset Boulevard a Los Angeles durante la settimana e o in pista la domenica in una gara del campionato nazionale SCCA, una12 Ore di Sebring, una 24 Ore “a scelta”.

LA GRANDE INTUIZIONE

Luigi Chinetti e John von Neumann si fecero interpreti dei desideri della clientela locale, che voleva una versione roadster della 250 GT Berlinetta Tour de France, salita agli onori della cronaca per le sue vittorie nella massacrante gara francese. I clienti americani desideravano avere a disposizione tutta la potenza della 250 TDF ma nel vestito di una avvenente roadster con capote in tela, ideale per i cieli sempre soleggiati della California.

La 250 GT California Spider, sviluppata sul telaio a passo lungo (2.600 mm) della TDF, non doveva essere confusa con la 250 GT Cabriolet, direttamente imparentata con la 250 GT Coupé. La prima, infatti, a dispetto di uno stile affascinante ed elegante, era una vera e propria auto da corsa.

Il 9 dicembre 1958 Enzo Ferrari presentava la sua nuova creatura in conferenza stampa a Maranello. Il prototipo, telaio 0769GT, era, in pratica, una 250 TDF con il tetto tagliato. Sugli esemplari successivi il nuovo modello era più caratterizzato: nuovo telaio tipo 508D, nuovo motore V12 tipo 128D con nuove bielle e nuovo albero motore. La carrozzeria differiva anche per il differente trattamento degli archi passaruota.

Nel ’58 la produzione si attestò su 14 esemplari; nel corso del 1959 e del 1960 Maranello sfornò altri 36 California. In totale 50 esemplari.

Richie GintherHoward Hively, infatti, arrivarono in 9° posizione assoluta e primi di classe alla 12 Ore di Sebring del ’59. Ma ancora meglio fece la California LWB guidata da Bob Grossman e Fernand Tavano con i colori della NART alla 24 Ore di Le Mans del ’59: quinta assoluta, dietro solo a due Aston Martin e due Ferrari da competizione.

IL TELAIO 1055GT

L’esemplare che andrà in vendita all’asta da RM Auctions in Arizona il prossimo 14 gennaio, l’11esimo della produzione, fu completato nel novembre 1958 in colore rosso Rubino con interni in pelle nera.

Spedito a New York nel gennaio 1959, fu preso in consegna dalla Luigi Chinetti Motors e subito rispedita alla Fawcett Motors di Lubbock, Texas, per essere consegnata al suo primo proprietario, M. Steven Deck. Questi la tenne per due anni e poi la rivendette.

Il 7 gennaio 1962 la California LWB 1055GT corse all’Osceola Grand Prix di Geneva, Florida, una gara del campionato SCCA. Guidata da Ross Durant, arrivò seconda assoluta e prima di classe. Negli anni successivi rimase negli stati del Sud. Passò di mano numerose volte: Robert McKee, Gerald L. Roush (editore della famosa testata Ferrari Market Letter), Ewing Hunter,  Stan Nowak (autore di una monumentale opera sulla Ferrari California), Anthony Wang e, infine, Michael W. Sheehan, titolare della European Auto Sales Inc. in Costa Mesa, California.

A fine 1992 fu acquistata da James George di Mount Clemens, Michigan, che la sottopose a un radicale restauro (150.000 dollari di conto finale). Le centinaia fotografie scattate durante le varie fasi, evidenziarono le ottime condizioni della vettura: niente ruggine, niente segni di incidenti. Fu quindi presentata in numerosi eventi internazionali in America.

Nel 1998 fu acquistata da Jorn-Holger Richter di Gstadt (in Germania), che fece sottoporre il suo motore (rigorosamente originale) a un radicale restauro da parte dello specialista olandese Piet Roelofs.

Nel 2011 fu infine acquistata dal suo attuale proprietario che l’ha affidata alle mani esperte di Ferrari of Newport Beach per un tagliando completo.