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SPECIALE Ginevra 2017 / TUNING: lo stand RUF

IL CANTO DELLO YELLOWBIRD. A 30 ANNI ESATTI DALLA PRESENTAZIONE DELLA ICONICA RUF CTR “YELLOWBIRD”, ALOIS RUF LE FA UN DOVEROSO OMAGGIO PRESENTANDO LA NUOVA CTR, LA PRIMA RUF INTERAMENTE PROGETTATA E COSTRUITA DA RUF STESSA. SARA LA “SUPERCAR KILLER” DEI GIORNI NOSTRI? I NUMERI (IMPORTANTI) CI SONO TUTTI E 30 FORTUNATI POSSESSORI LO POTRANNO CONFERMARE.

Alois Ruf da anni aveva un progetto: riportare in vita la sua Yellowbird, auto che nel 1987 fu definita la supercar killer, in quanto distrusse letteralmente la concorrenza di nomi altisonanti quali Porsche 959, Ferrari F40 e Lamborghini Countach, arrivando anche a guadagnarsi il titolo di “auto di produzione più veloce al mondo”.

Dopo 30 anni esatti, si fa e ci fa un regalo con la nuova CTR, presentata nello stesso meraviglioso colore “Por139 blütengelb”, ma con invece tante altre novità. Il design è un delizioso omaggio alla storica CTR del 1987: design essenziale, funzionale senza virtuosismi aerodinamici e superfici alari esagerate. Escluso il solito “cucchiaione” posteriore.

La più importante è sicuramente il telaio (monoscocca di carbonio) sviluppato e prodotto interamente da RUF stessa, abbandonando quindi la base Porsche. Inoltre è il primo telaio in carbonio al mondo per una macchina stradale con motore posteriore a sbalzo.

Il motore 3.6 biturbo (progettato e costruito da RUF) eroga 700 Cv e 880 Nm, gestibili SOLO con cambio manuale a 6 rapporti e SOLO con trazione posteriore. Il peso di 1200 Kg le garantisce prestazioni sensazionali quali 0-100 in 3,5 secondi e velocità massima di 360 Km/h (superiore di molto rispetto a quella di una Ferrari 812 Superfast per esempio). Aiuti alla guida? Pregasi rivolgersi ad altri competitors, questa vuole essere una macchina “nuda e cruda”, che richiama (sopratutto nel design, minimale) colei che la precedette, migliorandone le prestazioni.

Gli stessi interni seguono questa filosofia. Il design è quello delle 911 classiche con sedili da corsa in fibra di carbonio, pedaliera in alluminio e gli elementi del cruscotto (incluso il volante) rivestiti in alcantara, per abbattere più possibile il peso mantenendo comunque un certo look di classe.

La produzione dei 30 esemplari previsti (esclusa quindi la concept esposta) inizierà nel 2018 nella facility RUF di Pfaffenhausen. 750 mila euro il price tag previsto, ma siamo sicuri diventerà immediatamente un classico molto ricercato, proprio come l’originale Yellowbird.

SPECIALE SALONE DI GINEVRA 2017

Gli Speciali di 0-100.it: Salone di Ginevra 2017