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Speciale Salone di Ginevra 2014 – lo stand ALPINA BMW

NON SVEGLIARE L’ALPINA CHE DORME. DEFINIRE ALPINA UN TUNER E’ ERRATO POICHÉ SI TRATTA DI UN VERO E PROPRIO COSTRUTTORE CON IL PROPRIO LOGO E, SOPRATTUTTO, IL PROPRIO NUMERO DI TELAIO CONCESSO DALLA CASA MADRE. LE ALPINA, SUBLIME ESEMPIO DI UNDERSTATEMENT, NASCONDONO MECCANICHE ESASPERATE CAPACI DI DISTANZIARE LA PIU’ TONICA DELLE BMW M.

Tra le numerose aziende di tuning che affollano la terra teutonica, i più bravi possono fregiarsi della collaborazione ufficiale del costruttore, che concede una serie di benefit che ne potenziano l’immagine e l’autorevolezza. Alpina gode a tal punto del rispetto di BMW da poter vendere le proprie vetture attraverso la rete ufficiale del costruttore tedesco.

Alpina è sinonimo di understatement, tranne sotto il cofano. Una BMW Alpina si riconosce per pochi ma determinanti particolari: le ruote in lega multirazza, lo spoiler posteriore e i terminali di scarico più grandi. A livello di meccanica, invece, le modifiche sono molto più sostanziose.

La BMW Alpina B6 xDrive Gran Coupe parte da una BMW M6 ma la potenza massima cresce a 600 Cv e viene tolto il limitatore. Secondo il marchio, per lo 0-100 bastano 3″6 mentre la punta massima è di 320 km/h.

La BMW ALPINA B5 Edition 50 celebra 50 anni dell’azienda ed è limitata a 100 pezzi in tutto il mondo. Anche in questo caso si parte da una BMW M5 e, con alcuni ritocchi di centralina, si sfonda quota 600 Cv. La coppia, invece, è di 800 Nm. La B5 percorre lo 0-100 in 4″2 e la velocità massima supera 320 orari.

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Gli Speciali di 0-100.it: Salone di Ginevra 2015