Home » TEST DRIVE: Renault Captur 1.2 TCe EDG

CAPTUR SPORTIVITY. PROVIAMO IL PICCOLO CROSSOVER RENAULT CON IL MOTORE BENZINA PIU’ POTENTE, IL 1.2 TURBO DA 120 CV. E’ SOBRIA ED ELEGANTE IN COLORE BIANCO CREMA CON TETTO/MONTANTI IN NERO. ABITACOLO FUNZIONALE, MOTORE SILENZIOSO, TELAIO CONFORTEVOLE ANCHE SE UN PO’ RIGIDO. IL SUO PICCOLO MOTORINO HA CARATTERE, ABBASTANZA PER “SFIORARE” 200 ORARI DI PUNTA MASSIMA. BUON TELAIO, BUONA FRENATA, SILENZIOSA. SEDILI POCO CONTENITIVI NELLA GUIDA DINAMICA, CAMBIO A DOPPIA FRIZIONE LENTO (SENZA COMANDI AL VOLANTE).

La Renault Captur ha un ruolo fondamentale nel settore dei crossover medio-piccoli, dove la battaglia è senza esclusione di colpi. La Clio “rialzata” ha uno stile interessante e personale, al quale la Casa ha abbinato un piccolo motore 1.2 con 120 Cv e 190 Nm di coppia massima, abbinato a una trasmissione a doppia frizione con 6 rapporti. La Captur è una vettura studiata per la città (posizione rialzata, dimensioni compatte – 420 cm – sterzo molto morbido, sedile posteriore con movimento longitudinale) ma con questo motore siamo andati in viaggio, specialmente in montagna, per studiarne il comportamento in salita e in curva.

DESIGN

Il bianco Crema dell’esemplare in prova, in abbinamento a “greenhouse” (montanti e tetto) di colore nero accentua l’eleganza, decisamente più sobria rispetto al più vistoso arancione. Quella della Captur è una carrozzeria tutto sommato, semplice, molto funzionale e priva di inutili decori che ti costringerebbero a una lunga analisi per giungere a una conclusione.

In quella forma da uovo di Pasqua Renault è riuscita a ritagliarsi un suo spazio e dare titolarità a un design ormai standard per questo segmento. Utilizzando il family feeling dei modelli di famiglia, Renault caratterizza in modo perfetto il frontale: lo schema con grande losanga al centro, fari sfuggenti (e piccoli nel caso della Captur), uniti da una presa d’aria a inconfondibile forma di boomerang è perfettamente riconoscibile. Il musetto è piccolo, avvolgente sia in senso verticale, sia orizzontale. i designer Renault non hanno applicato due fari di profondità tondi altrimenti la somiglianza con l’Alpine sarebbe stata eccessiva (o forse subliminalmente “positiva”?). Però, studiando quelle forme, è facile “arrivarci”. Sull’allestimento dell’esemplare in prova, alto di gamma, i creativi del brand hanno dato un ulteriore senso di pienezza all’anteriore con le due cornici cromate inferiori che circondano i fari di profondità, ai lati della seconda presa d’aria, che servono a dare volume alla parte più bassa del musetto e, in definitiva, una sensazione di un design più elaborato e “ragionato”.

Osservando la fiancata NON si coglie una “pesante” presenza scenica dei tipici parafanghi rialzati e irrobustiti da vistose superfici in plastica. L’attenzione è, invece, per l’andamento complessivamente crescente della fiancata, suggerito dalla posizione delle maniglie porta e dell’elemento stilistico inferiore con una vistosa parte in plastica nera con lama cromata.

La forma del posteriore, infine, è piccola e raccolta, con il piccolo lunotto di forma ellittica, dotato di spoiler, idealmente ripreso nella foggia delle luci, piuttosto piccole e con un design molto semplice.

ABITACOLO

L’elettronica e i servizi di bordo sono in costante aumento. Un continuo miglioramento per le opportunità di “integrazione” tra l’uomo, la macchina, e il mondo esterno. Ma questo esige che tutto questo ben-di-Dio sia facilmente utilizzabile, con il minor numero di pulsanti possibili. Sulla Captur, quindi, piace l’atmosfera “user friendly” dell’abitacolo: al centro della plancia lo schermo del sistema multimediale R-Link e, sotto, la piccola plancetta del climatizzatore. Si comanda tutto da qui con l’aggiunta del piccolo telecomando “infulcrato” nel piantone dello sterzo (il che riduce al minimo i pulsanti sulle razze). Oltre al navigatore satellitare, computer di bordo, gestione della connessione Bluetooth e al sistema audio, l’R-Link visualizza anche il livello di qualità dell’aria. In posizione invero alquanto defilata, dietro la leva del cambio, Renault ha sistemato il pulsante a bilanciere che attiva il cruise control o il limitatore di velocità.

I sedili hanno una seduta complessivamente rigida ma confortevole, ampia e tutt’altro che sportiva. I rivestimenti sono facilmente sfoderabili agendo sulle cerniere dotate di “zip” che permette di procedere al pratico lavaggio. Le plastiche interne appaiono troppo “rigide” e semplicistiche,

Lo spazio tra sedili posteriori e baule e modulabile grazie alla modulazione della lunghezza del piano di seduta, che consente di aumentare lo spazio del vano bagagli. Per accedere a questo bisogna “superare” l’ostacolo una volta alzato il portellone.

SU STRADA

Il piccolo “motorino” 1.2 turbo ha grinta da vendere ma, soprattutto, convince sul piano dell’economicità. Il minuto 4 cilindri risponde in modo convincente a quell’esigenza di “noi” automobilisti moderni che, se abbiamo in garage una seconda o terza macchina di un certo “peso” oppure chiediamo al mercato qualcosa di personale e distintivo, desideriamo da un’auto come la Captur il “servigio” impossibile: prestazioni e consumi contenuti.

Sul piano dell’immagine e della personalità la Captur c’è: moderna, individualista, con personalità. In ambito prestazioni, per un propulsore da 1,2 litri mette sul piatto 120 Cv. E’ un motore frizzante e con uno scatto tutto sommato interessante: lo 0-100 in circa 11″ appare un tempo elevato ma, in fondo, non deve deludere le aspettative: ha un buono spunto e, soprattutto, una buona capacità di ripresa: ha coppia, 190 Nm già da 2.000 giri.
Solo il cambio a doppia frizione EDC nella guida più “divertente” e dinamica, accusa una certa lentezza di gestione rispetto allo stile di guida. Non dispone, per altro, di paddle sul volante, cosa che obbliga a staccare le mani dal volante se volesse essere utilizzato in modalità manuale.

L’assetto è buono, un compromesso soddisfacente se finalizzato alla destinazione della Captur, cioè una guida tutt’altro che sportiva. I 420 cm della sua lunghezza complessiva sono premianti con riferimento alla praticità e al comfort dinamico globale: in città agile e pratica grazie alla posizione rialzata, allo sterzo molto leggero e al motore pronto. In autostrada confortevole grazie alla silenziosità di marcia anche se l’assetto evidenzia una certa rigidità e lo sterzo è particolarmente morbido. Sul misto veloce invece ha un rollio sorprendentemente interessante e una buona tenuta di strada, senza fenomeni eccessivi di sottosterzo, grazie a pneumatici da 205/55 su cerchio da 17″. Un plauso va infine alla frenata, potente e resistente alla fatica.

IN CONCLUSIONE

Il consumo medio del test di 0-100.it è stato “sincero”: abbiamo percorso soprattutto strade di montagna e realizzato, dopo quasi 1.000 chilometri di test, un consumo medio pari a 8 litri per 100 chilometri. Decisamente una buona prestazione. Nel consumo medio cittadino abbiamo registrato 9,8 l/100 km. A 90 km/h, invece, il consumo è di 5,5 l/100 km, un dato molto interessante. A 120 km/h, infine, abbiamo registrato 7,4 l/100 km.

C’è chi conserva una predilezione per i motori a benzina e scetticismo verso i propulsori a gasolio. La Captur 1.2 TCe, il lato piccolo-sportivo della piccola crossover secondo Renault, è una vettura da considerare con attenzione.

Se dovessimo valutarla noi vorremmo: sedili più sportivi, cambio EDC con tasto “Sport” e paddle sul volante. La Renault Captur 1.2 TCe con cambio EDC costa 21.350 euro.

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[vc_tta_section title=”Dati tecnici” tab_id=”2aTBnwOpost”]

MOTOREanteriore, trasversale, 4 cilindri in linea, turbocompressore
cilindrata1.177 cc
AlimentazioneIniezione elettronica multipoint
DistribuzioneBialbero a camme in testa, 16 valvole
Potenza120 Cv a 4.900 giri
Coppia190 Nm da 2.000 giri
CORPO VETTURA
Sospensioni ant.Tipo McPherson
Sospensioni post.Ponte torcente
SterzoCremagliera con servosterzo
Pneumatici205/55 R17
Impianto freni4 dischi, ABS
TRASMISSIONE
TrazioneAnteriore
CambioAutomatico doppia frizione a 6 marce + RM
DIMENSIONI E PESI
DimensioniLunghezza 412 cm, larghezza 178 cm, altezza 157 cm, passo 261 cm
Volume baule350 – 1.388 dmc
Peso a secco
Serbatoio45 litri
PRESTAZIONI
0-100 km/h10″9
Velocità max.192 km/h
ConsumoUrbano 7 l/100 km, extra-urbano 4,7 l/100 km, misto 5,5 l/100 km.
Emissioni125 g/km di Co2

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[vc_tta_section title=”L’esemplare in prova” tab_id=”3aTBnwOpost”]
ALLESTIMENTO DI SERIE

  • Sistema R-Link
  • Fari fendinebbia con funzione Cornering
  • Chiusura centralizzata
  • ABS
  • Assistenza alla frenata d’emergenza
  • Airbag frontali, laterali
  • Attacchi ISOFIX
  • Cerchi in lega da 17″ Diamantati Black
  • Vernice bicolore Be-Style
  • 4 vetri elettrici
  • Easy Access system II
  • Clima automatico
  • sensore crepuscolare
  • sensore pioggia
  • Eco Mode
  • Start/Stop

ACCESSORI A RICHIESTA

  • City Camera Pack
  • Fari fendinebbia

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[vc_tta_section title=”Consumi Rilevati” tab_id=”4aTBnwOpost”]
Percorrenza complessiva del test: 935 chilometri

Consumo medio urbano: 9,8 l/100 km
Consumo medio 90 km/h: 5,5 l/100 km
Consumo medio 120 km/h: 7,4 l/100 km
Consumo medio complessivo: 8 l/100 km

(dati rilevati dal computer di bordo)
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