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Austin Healey 100S: concluso il restauro della più preziosa di sempre

TORNA A CASA NOJ 393. DOPO UN LUNGO RESTAURO IN AUSTRALIA, UNA PREZIOSA AUSTIN HEALEY 100S TORNA IN EUROPA, RESTITUITA AL SUO ANTICO SPLENDORE.

Nel 1953, nell’ambito dello sviluppo dell’Austin Healey 100, la casa produsse due prototipi, largamente utilizzati in gara. “NOJ 393” fu uno di questi, costantemente evoluto per raggiungere il livello tecnico desiderato. Prima come Austin Healey 100 “Pre – Production”, poi come Austin Healey 100M (e con queste caratteristiche partecipò alla 24 Ore di Le Mans del ’53 assieme a una vettura gemella, targa NOJ 392) e, infine, Austin Healey 100S, definitivamente configurata anche con questa denominazione dopo uno straordinario risultato alla 12 Ore di Sebring del 1954.

MULETTO PER LE MANS

Secondo le cronache, “NOJ 393” nacque in condizioni fortunose. All’edizione 1953 della 24 Ore di Le Mans erano stati iscritte due vetture, riconoscibili dalle targhe automobilistiche: NOJ 391 e NOJ 392.

L’Austin Healey 100 con targa NOJ 391, affidata al giornalista inglese Gordon Wilkins e al belga Marcel Becquart, il giorno delle verifiche ebbe un incidente con un camion che la rese inutilizzabile. Il team dei tecnici dell’Austin Healey, a tempo di record, trasferì tutta la meccanica (motore, trasmissione e sospensioni) su un telaio di riserva, “ricarrozzato” NOJ 391.

Questo muletto ricevette anche tutti i timbri delle verifiche tecniche e fu quindi schierato con il suo omologo esemplare alla partenza della corsa, contrassegnate con i numeri di gara 34 (NOJ 392) e 33 (NOJ 391, in realtà la “futura” NOJ 393).

Quell’edizione della 24 Ore si concluse molto onorevolmente: NOJ 392 e NOJ 391 conclusero la massacrante maratona della Sarthe in 12esima e 14esima posizione, seconda e terza di classe.

RESTAURO O NON RESTAURO?

Utilizzata ancora a lungo dalla casa, la l’Austin Healey 100 “NOJ 391”, nel frattempo coerentemente evoluta in NOJ 393 fu acquistata nel 1969 da un certo Jack Scott. All’epoca questo esemplare versava in condizioni di grande “stanchezza”, con tutte le sue “ferite di guerra” sui volumi di carrozzeria e nelle giunture. Scott si ripromise sempre di riportarla al suo stato originale ma obblighi più importanti lo costrinsero sempre a rimandare la sua decisione.

Nel 2011, dopo 42 anni, finalmente Jack Scott decise di venderla. Non essendo riuscito nella sua missione volle consentire a un nuovo e più convinto appassionato di poterle restituire un nuovo splendore.

Venduta all’asta da Bonhams nel dicembre 2011 così come si trovava (totalmente originale ma in brutte condizioni), “NOJ 393” raggiunse l’incredibile cifra di 842.000 sterline (994.000 euro), la cifra “ufficiale” mai pagata per un Austin Healey.

Il nuovo proprietario, un collezionista europeo, l’ha affidata alle cure di Steve Pike dell’australiana Marsh Classic Restorations e in queste settimane, finalmente, il lavoro di restauro si è concluso e l’auto è ritornata in Europa per la gioia del suo proprietario.

NOJ 392 ALL’ASTA IL PROSSIMO LUGLIO

Bonhams metterà all’asta NOJ 392 la prossima metà di luglio durante il Festival of Speed di Goodwood. Questo esemplare, sopravvissuto in condizioni originali fino ai giorni nostri, parte da una base d’asta di non meno di 500.000 sterline (590.000 euro).