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Carneficina autovelox, denunciati i comuni italiani: questi sono delle trappole | Automobilisti esasperati

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Autovelox killer in certi comuni

In questi comuni italiani si è notato un incremento assurdo delle multe emesse con gli autovelox, si tratta di una carneficina ingiusta.

Il peggior incubo di ogni automobilista è ricevere una multa sostanziosa, soprattutto dai dispositivi elettronici installati nelle strade che non accettano nemmeno di sforare di un paio di chilometri. Ma gli incubi dovrebbero essere occasionali e, invece, in Italia sono persistenti e molto presenti. Ci sono alcuni comuni in particolare che utilizzano gli autovelox solo per fare cassa.

Questo atteggiamento è inammissibile e sta facendo esaurire ed esasperare i guidatori italiani. Certamente il superamento dei limiti di velocità dev’essere punito, dal momento che si tratta di un’azione che mette a repentaglio sia la vita del guidatore che quella di altri utenti della strada, ma i comuni non devono sfruttare le tasche dei conducenti per fare cassa.

In Europa, l’Italia è il paese con il maggior numero di autovelox presenti nelle strade. Basta pensare che in Francia ce ne sono solo 3.780, mentre qui ne abbiamo 11.130. Sono numeri stratosferici, ma mai quanto la somma di denaro totale che le 20 maggiori città italiane hanno guadagnato nel 2022 con la sanzione fatte dagli autovelox.

Stiamo parlando di ben 75.891.968 euro, un aumento del 61,7% rispetto al 2021. Quasi 76 milioni di euro incassati dai comuni italiani a seguito delle multe scattate dagli autovelox per eccesso di velocità. Ma molto spesso questi apparecchi non sono appositamente segnalati o posizionati in bella vista e, quindi, si potrebbe contestare la sanzione. Purtroppo, però, non tutti lo sanno e finiscono per pagare anche quando non si dovrebbe.

Contestare una multa

Se si riceve una sanzione è perché abbiamo commesso un’infrazione e, quindi, dobbiamo essere puniti. Tuttavia, ci sono alcuni casi in cui veniamo ingiustamente puniti e la maggior parte di essi riguarda gli autovelox. È bene ricordare che la multa ricevuta da un autovelox può essere contestata se ci sono determinati requisiti.

Il dispositivo dev’essere appositamente segnalato da cartelli stradali, dev’essere ben visibile, omologato e tarato ogni anno e i dati riportati sul verbale devono essere corretti. Se anche solo una di queste voci è scorretta, l’automobilista può contestare la sanzione presso un Giudice di Pace entro 30 giorni o il Prefetto entro 60 giorni.

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Guidatori spennati fino all’osso da questi comuni

I comuni peggiori

Ci sono determinate città d’Italia che spiccano per le cifre accumulate grazie agli autovelox. Ad esempio, Firenze è la città che guadagna di più con gli eccessi di velocità (23,2 milioni di euro), mentre Milano raggiunge quasi i 13 milioni di euro e Roma 6,1 milioni di euro. Napoli si distanzia maggiormente e nel 2022 ha racimolato ‘solo’ 18.700 euro. Ci sono alcuni comuni del Salento che hanno destato parecchi sospetti alla Codacons.

Ad esempio, il comune di Cavallino è passato da 0 euro nel 2021 fino a oltre 2,52 milioni l’anno dopo. Questo grazie ad un autovelox installato sulla Statale 16 Lecce-Maglie. Anche Melpignano sfrutta lo stesso dispositivo elettronico, ma la sua cifra è superiore: 2,54 milioni di euro. Va bene punire chi trasgredisce, ma non ci si deve approfittare della situazione per rifocillare le tasche dei comuni.