EV cinesi, i nuovi dazi europei distruggono il rapporto tra i due paesi: la Cina si affida ad altri | Europa a bocca asciutta
L’approvazione dei dazi ha spinto la Cina a guardare altrove e adesso l’Europa viene lasciata indietro. Momento di forte tensione.
Durante la giornata più spaventosa dell’anno, è stata fatta una decisione che potrebbe risultare fatale per il mercato delle auto elettriche in Europa.
Lo scorso 31 ottobre, infatti, sono stati approvati i tanto discussi dazi europei sulle macchine EV prodotte in Cina. Questo significa che il prezzo delle vetture elettriche 100% Made in China aumenterà notevolmente in un futuro più o meno prossimo, andando a cambiare le carte in tavole riguardanti lo smercio delle macchine cinesi in territorio europeo.
Il paese orientale ha cercato di persuadere il Vecchio Continente con colloqui formali e proposte di accordi per non far approvare i dazi sulle sue auto elettriche, ma Bruxelles ha deciso e adesso anche Pechino ha scelto la sua prossima mossa.
La Cina sa bene come ‘rispondere al fuoco’ e se l’Europa impone dazi sulle sue auto per far lievitare il loro costo, la produzione asiatica si avvicina sempre di più al ‘territorio nemico’.
La mossa della Cina
Gli acquirenti non dovrebbero sentire il peso dell’aumento dei costi delle macchine full-electric cinesi perché le aziende automobilistiche asiatiche dovrebbero essere in grado di assorbire le tariffe ed avere comunque un profitto. Questo è possibile per un semplice ma efficace motivo, ovvero i brand cinesi si sono già insinuati all’interno dell’Europa con la costruzione in loco di alcune loro fabbriche.
Ad esempio, in Turchia e Ungheria c’è la BYD e quando queste strutture entreranno in funzione, la Cina potrà produrre le sue auto elettriche localmente rendendo nulli gli sforzi e gli accordi presi da Bruxelles. Tuttavia, il Paese del Dragone ha un altro asso nella manica che potrebbe lasciare indietro l’Europa per tanto tempo.
La Cina sa cosa fare
In questi giorni, stanno circolando diversi rumor riguardanti le prossime mosse della Cina e leggendo il China Daily si scopre che il paese orientale starebbe puntando a ben altri paesi dove creare la propria fortuna, lasciando indietro il Vecchio Continente. In altre parole, i produttori di EV 100% Made in China starebbero puntando ai paesi in via di sviluppo, dimenticandosi di quelli già ricchi come l’Europa e creando grandi fonti di preoccupazione per il mercato dei motori.
Non a caso, come si legge su automoto.it, lo scorso giugno Neta Auto (brand creato dalla startup Zhejiang Hozon New Energy Automobile Company) ha inaugurato il suo primo flagship store in Kenya. L’intenzione della casa produttrice è di aprire 100 negozi in 20 paesi dell’Africa entro 2-3 anni per riuscire a vendere 20.000 veicoli nei paesi in via di sviluppo. Questo influenzerà il mercato delle auto cinesi in Europa ma staremo a vedere su quale scala.