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Francoforte 2015: Bugatti Vision Gran Turismo

SOGNO O SON DESTO? DAL VIRTUALE AL REALE. AL SALONE DI FRANCOFORTE 2015 SI PUO’ AMMIRARE LA CONCEPT CAR BUGATTI VISION GRAN TURISMO CHE, DA “SUPERCAR” DA CONSOLLE SI TRASFORMA IN UN OGGETTO DEL DESIDERIO VERO E PROPRIO: UN MODELLO IN FIBRA DI CARBONIO A GRANDEZZA NATURALE PER ACCENDERE GLI ANIMI E ANTICIPARE IL LINGUAGGIO STILISTICO DELL’EREDE VEYRON, PREVISTA PER L’ANNO PROSSIMO.

In attesa della Bugatti Chiron, l’erede della Veyron (450 esemplari venduti in 10 anni) che sarà presentata (forse) al prossimo Salone di Ginevra 2016, ci “accontentiamo” della virtual car Bugatti Vision Gran Turismo che, dopo un passaggio di successo nel mondo dei videogiochi Playstation, si appresta a ruggire per le strade.

Inno alle vittorie nella mitica 24 Ore di Le Mans, questa super sportiva, emblema della velocità, è un inno alla tradizione sportiva della Maison di Molsheim degli Anni 20 e 30.

Dalle linee mascoline e massicce, questo prototipo, che colpisce per il suo muso “schiacciato” ma espressivo, si è innanzitutto ispirata alla 57 Tank, vincitrice della 24 Ore di Le Mans nel ’37 e nel ’38.

Non mancano ulteriori richiami alle tradizionali caratteristiche della Casa alsaziana come la griglia frontale a ferro di cavallo arricchita lateralmente da gruppo ottici a led, al generoso alettone posteriore e alla pinna stabilizzatrice centrale che prende spunto dalla Type 57 Atlantic.

Bugatti tiene a precisare due elementi fondamentali: prima di tutto è una Bugatti! Inoltre l’intero progetto è stato condotto in stretta collaborazione con il team degli ingegneri, al lavoro sull’erede Veyron, e questo rende la Vision Gran Turismo un’auto molto meno favolistica di quanto si possa ritenere.

Il risultato definitivo è un’auto pura da competizione, una Bugatti al 100% così come quasi un secolo fa pensava Ettore Bugatti. Per una volta il team dei designer ha potuto concentrarsi esclusivamente su prestazioni e performance in pista, tralasciando la necessità di creare, seppur virtualmente, un’auto che fosse utilizzabile tutti i giorni (come la Veyron stessa, del resto).

Per quanto riguarda gli interni, non potevano che ispirarsi agli abitacoli della auto da competizione. L’abitacolo, con finiture artigianali in pelle scamosciata bicolore, sfoggia un volante a cloche con strumentazione integrata. Inoltre, nella plancia è presente un display che consente di visionare le immagini rilevate dalle 3 telecamere esterne.

La Bugatti Vision Gran Turismo monta un’evoluzione del W16 abbinato alla trazione integrale. Secondo gli ingegneri sviluppatori, una simulazione condotta in ambiente virtuale ha calcolato che la vettura, nell’ambiente reale della 24 Ore di Le Mans, potrebbe superare tranquillamente 400 orari. Naturalmente il progetto è stato condotto trascurando i rigidi regolamenti della normativa ACO Le Mans.