Michael Schumacher: i medici vorrebbero “tentare” di risvegliarlo dal coma?

30 GIORNI DI COMA, CONDIZIONI STABILI. C’E’ UNA INCREDIBILE ANALOGIA TRA LA STAGIONE DI F1 CHE STA PER INIZIARE E LE CONDIZIONI DI MICHAEL SCHUMACHER: PER RAGIONI DIVERSE SI STANNO PROSPETTANDO SCENARI NUOVI IN CUI, IN ENTRAMBI I CASI, NON E’ DATO SAPERE “CHE COSA SUCCEDERA'”. TUTTI I TEAM DI FORMULA 1 SONO ABBOTTONATI E NON FANNO PREVISIONI. DA UN MESE IL 7 VOLTE CAMPIONE DEL MONDO E’ IN COMA FARMACOLOGICO E, SE VENISSE RISVEGLIATO, NON SI SA QUALI CONSEGUENZE SI POTREBBERO PROVOCARE.

Si stanno diffondendo notizie, ancora non confermate (dai medici e dalla famiglia), circa il possibile inizio di una procedura di risveglio dal coma farmacologico di Michael Schumacher.

Oggi l’ex Ferrarista entra nel secondo mese di coma artificiale, una condizione indotta per cercare di favorire il miglioramento dei danni cerebrali subiti dopo l’incidente del 29 dicembre scorso.

Secondo fonti vicine all’equipe di medici che lo sta seguendo, sarebbe allo studio la possibilità di un lento e graduale riduzione dello stato comatoso.

Schumacher, in parole povere, potrebbe risvegliarsi.

NON CI SONO STATI MIGLIORAMENTI

I bollettini medici, fino a questo momento, hanno sempre parlato di condizioni stabili ma mai di grandi miglioramenti delle condizioni dell’ex-pilota.

Ciò significa che quando il 45enne ex pilota di Benetton, Ferrari e Mercedes si risveglierà la sua condizione è completamente non prevedibile alla luce del grave danno cerebrale subito. Si parla, a tal proposito, di compromissione dell’area cerebrale sinistra, quella che controlla il linguaggio e il movimento della parte destra del corpo.

Una cosa è certa: al risveglio, Schumacher dovrà essere sottoposto a una lunga e complessa riabilitazione fisica e neurologica.