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Milano Autoclassica 2023, arriva il nuovo record: sold out proprio per loro | La vincitrice di Le Mans

foto di Augusto Pellucchi

L’appuntamento meneghino si riconferma come tappa obbligata per commercianti e semplici appassionati

Milano Autoclassica non mostra timore e, a meno di un mese di distanza rispetto ad Auto e Moto d’Epoca, riesce a ritagliarsi il suo ampio spazio tra i grandi saloni. Un modello di fiera che, pur richiamando la sua vocazione già dal nome, non disdegna gli amanti del moderno, soprattutto se si tratta di supercar e affini. Tra l’omaggio ai successi sportivi di Ferrari, il ricordo dell’Autodelta e la consacrazione di miti appena usciti dalla giovinezza, Milano Autoclassica ha raggiunto un nuovo successo di pubblico e diverse auto hanno raggiunto la dicitura “sold”.

L’ingresso della fiera è stato presidiato da alcune Ferrari che hanno vinto in pista, tra le quali è spiccata la 499P, ancora sporca, vincitrice alla scorsa e centesima edizione della 24 Ore di le Mans. L’Automobile Club Italiano ha voluto portare alcune 488 del GT3, due 512 BB e qualche capolavoro del Museo dell’Automobile di Torino, come l’Alfa Romeo Disco Volante firmata Touring. Una scenografia che ha fatto da cornice ad incontri importanti, come quello di presentazione di Stresa Classica, un nuovo concorso d’eleganza ad opera del Milano Historic Cars Club.

L’Automotoclub Storico Italiano, insieme ai club suoi affiliati, ha voluto portare in scena il meglio della storia italiana con Lancia Flaminia Touring, Fiat 130 coupé, Lamborghini Urraco, Lancia Lambda, Fiat 1100 coupé Siata, Ferrari Testarossa e DeTomaso Pantera GTS, oltre ad alcune moto di grande valore, come le intramontabili Guzzi. Sempre l’ASI ha promosso, nella giornata del sabato, l’impiego di un nuovo tipo di biocarburante, sperimentato per l’occasione su vetture messe a disposizione dagli stessi affiliati.

Come sempre Milano Autoclassica è l’occasione giusta per mostrare insieme il classico con il nuovo. Ferrari, Maserati, McLaren e Bentley hanno mostrato le loro supercar di oggi, che di sicuro un domani saranno anch’esse classiche. MG, ora sotto gestione cinese, ha presentato al pubblico italiano la nuova Cyberster, una sportiva totalmente elettrica. BMW ha voluto riunire alcuni dei suoi modelli più ricercati e meno conosciuti, come la recente 3.0 CSL e la 1600 GT. Da FCA Heritage si è deciso di celebrare i 60 anni dell’Autodelta, il reparto corse di Alfa Romeo, con la Giulia TZ, affiancata da un esemplare di Fiat Multipla rimesso a lucido con delle lievi personalizzazioni, firmate Roberto Giolito. Grande interesse anche per il restomod della Lancia 037 firmato Kimera Automobili e alla scuderia di Andrea Levy.

foto di Augusto Pellucchi

La Ferrari vincitrice a Le Mans

Anche quest’anno a Milano Autoclassica la casa d’aste Wannenes ha portato una eterogenea scelta di lotti all’incanto, di tutte le epoche: dalla Fiat 521 Spider degli Anni ’30 alla più moderna Ferrari 360 Spider, dall’Alfa Romeo 1900 bisognosa di restauro alla, praticamente perfetta, 911 Carrera Endurance Racing Edition. Un capitolo della fiera che ha attirato la grande attenzione del pubblico assiepato fuori dallo stand.

Ampiamente presenti, a Milano Autoclassica, i club di quasi ogni marca e modello, alcuni dei quali hanno portato molte belle auto da vedere negli spazi esterni ai padiglioni. Le Alfa del passato con la Scuderia del Portello, riconosciuta come miglior club da parte di una giuria riunita da Ruoteclassiche; le Panhard; le muscle car d’oltreoceano del CNO; la Scuderia Jaguar Storiche, con la E Type di Rita Pavone; le Mercedes di Stelle Cadenti e tante altre hanno arricchito un già variegato show.

Club di ogni marca e modello

Milano Autoclassica ha riunito, in vendita, da parte sia di commercianti che da privati, numerose supercar di ultimissima generazione, specialmente col cavallino e il toro, assieme alle più tradizionali e comuni spider italiane e inglesi degli Anni ’50 e ’60, alle quali si aggiungono le piccole e medie pepate dell’epoca delle musicassette; oggi improvvisamente riscoperte e richieste.

Milano Autoclassica, in un piacevole mix tra un gala di hypercar e un più usuale raduno di cinquini, con spazio anche alla ricambistica, alla modellistica e alla prestigiosa nautica dei cantieri Riva, è stato un altro successo, cosa non facile in un calendario sempre più fitto di impegni. Un modo caloroso di terminare, in questa stagione di freddo, l’anno del collezionista, in attesa della lontana primavera.

foto di Augusto Pellucchi