Minerva J.M. Brabazon

LA “RISURREZIONE” DELLA DEA. IN TEMPI DI CRISI UNA NUOVA AUTO SPORTIVA E’ SEMPRE UNA FESTA. UN GRANDE MARCHIO DELLA STORIA DELL’AUTO STA PREPARANDO UN RITORNO IN GRANDE STILE. UNA  SPORTIVA IBRIDA 12 CILINDRI DA OLTRE 400 KM/H.

Minerva Automobiles, uno dei marchi pionieristici della storia dell’automobile, tornerà presto a mordere l’asfalto con una super sportiva ibrida dalle prestazioni superlative.

Il marchio che fu considerato come la Rolls-Royce del Belgio è tornata a nuova vita ed è attualmente al lavoro nella progettazione di un’avveniristica supercar.

V12 IBRIDA

Minerva ha rilasciato le prime immagini della vettura, con un tipico stile da coupé due posti con riminiscenze dell’Audi R8 e della sfortunata Artega GT.

Denominata J.M. Brabazon, dal nome di John Theodore Cuthbert Moore-Brabazon, primo Barone Brabazon di Tara, il più insigne protagonista della brevissima storia sportiva del brand, è un coupé due porte, due posti basato su una monoscocca in fibra di carbonio con carrozzeria pure in fibra.

Il motore 12 cilindri endotermico (abbinato a cambio sequenziale e differenziale a slittamento limitato) è posizionato dietro le spalle dei passeggeri, è abbinato a due motori elettrici sistemati sulle ruote anteriori. La gestione del gruppo motopropulsore prevede 5 modalità di funzionamento: Economy, Normal, Sport, Race e Safe.

Secondo il costruttore, la Minerva J.M. Brabazon sarà in grado di superare 400 km/h di velocità massima.

VITA BREVE MA INTENSA

Il giovane olandese Sylvain de Jong iniziò la sua attività con la S. de Jong & Cie, una piccola fabbrica per la produzione di biciclette e moto. Nel 1896, dopo un viaggio in America, tornò in patria con nuove e moderne attrezzature che gli consentirono di allargare il business e diventare un fornitore di motori motociclistici per tutto il continente.

Il 15 ottobre 1897 nacque il marchio Minerva, inizialmente concentrato su veicoli due ruote ma nel 1902 l’attività fu estesa alle automobili e nel 1904 l’azienda era in grado di offrire una gamma piuttosto ampia di modelli a 2, 3 e 4 cilindri.

Nel 1907 arrivò anche il primo successo sportivo: Moore-Brabazon vinse il circuito delle Ardenne con una Minerva Kaiserpreis con motore 8 litri.

La produzione di veicoli a due ruote continuò fino ai primi Anni 10 ma nel frattempo il core business erano diventate le automobili. De Jong, imprenditore di grandi capacità, fornì i suoi motori per le primissime Triumph e seppe sfruttare il successo ottenuto in numerose competizioni per acquisire grande fama e notorietà. Il successo di immagine gli valse numerosi clienti eccezionali: i reali del Belgio, di Norvegia e di Svezia nonché Henry Ford.

La notorietà del marchio crebbe a dismisura dopo la prima Guerra Mondiale quando il brand si dedicò alla produzione di auto di lusso e divenne un vero antagonista delle Rolls-Royce (con queste condividevano un’elevatissimo livello di qualità e finitura ma a un prezzo inferiore), apprezzato in tutta Europa e negli Stati Uniti.

La morte di De Jong, avvenuta nel 1928 e la crisi del 1930 costrinsero a una drastica ristrutturazione e nel 1934 alla fusione con il marchio automobilsitico belga Imperia. La Imperia produsse le automobili Minerva e camion Minerva-Imperia fino al 1937.

Il rilancio fu tentato dopo la seconda Guerra Mondiale da un gruppo di imprenditori, che rilevò il marchio Minerva e produsse, su licenza ufficiale, le Minerva Land Rover per l’esercito belga fino al 1953.

Gli ultimi tentativi di tornare sul mercato (mai andati oltre lo stadio di qualche prototipo) furono definitivamente abbandonati nel 1956.