Multe arretrare, scatta adesso il pignoramento dello stipendio: rientro dalle ferie funesto per i furbetti e distratti | Valla a pagare ora
Il pignoramento dello stipendio è ormai dietro l’angolo per chi ha accumulato multe arretrate. Un rientro dalle ferie tutt’altro che sereno.
In quanti, di ritorno dalle agognate ferie, si sono ritrovati a fare i conti con una sgradevole sorpresa? La famosa frase “la pagherò dopo” si è ritorta contro, trasformando un momento di relax in un incubo.
Molti sottovalutano le conseguenze del non pagare le multe, convinti che il problema si risolva da solo. Ma attenzione perchè questo comportamento può avere ripercussioni molto più gravi di quanto si pensi.
Chi pensava di farla franca si sbagliava di grosso. Il pignoramento dello stipendio è ormai una realtà concreta per chi non ha provveduto a saldare i propri debiti con lo Stato.
Un debito che può costarti caro
Hai ricevuto una multa e l’hai riposta in un cassetto dimenticandotene? Attenzione, perché quel piccolo debito potrebbe trasformarsi in un grosso problema. Non pagare una multa può avere conseguenze molto serie. I Comuni sono sempre più efficienti nel recupero crediti e, una volta emessa la cartella esattoriale, le sanzioni aumentano in modo esponenziale, includendo interessi, spese di notifica e aggio. Inoltre, il mancato pagamento può comportare l’iscrizione nella Centrale Rischi della Banca d’Italia, rendendo più difficile ottenere prestiti o finanziamenti.
In caso di mancato pagamento di una sanzione amministrativa per violazione del Codice della Strada, il Comune procede all’iscrizione a ruolo del credito presso l’agente della riscossione. Quest’ultimo notifica al debitore una cartella esattoriale che include, oltre all’importo originario della multa, interessi, spese di notifica e altri accessori. Se il debito non viene saldato entro 60 giorni dalla notifica, l’agente della riscossione può avviare le procedure esecutive per il recupero coattivo del credito.
Cosa rischi se non paghi
Ignorare una multa non è una scelta saggia anzi, può innescare un processo a catena. Innanzitutto, il debito aumenta. L’importo iniziale della multa non rimane statico. Con il passare del tempo, si aggiungono interessi di mora e spese di procedimento, facendo lievitare il debito in modo esponenziale. Se poi non paghiamo entro i termini indicati sulla multa, riceverai una cartella esattoriale dall’agente della riscossione. Questa cartella riporterà un importo totale da pagare ben superiore a quello della multa originale. Le conseguenze non finiscono qui.
Se nemmeno la cartella esattoriale viene pagata, si apre la strada al pignoramento. Cosa significa? L’agente della riscossione può prelevare parte del nostro stipendio o della nostra pensione, fino a un quinto del netto disponibile. Può anche bloccare il conto corrente o pignorare altri beni mobili. Nei casi più gravi, per debiti molto elevati, si può arrivare all’iscrizione di ipoteca sui beni immobili. Infine, c’è il rischio del fermo amministrativo del veicolo.