Pneumatici: devi pagare il contributo PFU, non pagare è illegale | Ecco come funziona
È giunta l’ora di fare chiarezza su che cos’è il PFU e chi deve pagare il contributo necessario in merito a questo servizio.
Dal 2011, la gestione del PFU, vale a dire l’importante e doveroso compito di smaltire gli pneumatici fuori uso, è soggetta a regolamentazione. Prima del 2011, i responsabili che si occupavano dell’eliminazione delle gomme di auto e altri tipi di veicoli che non potevano più essere utilizzati erano i gommisti.
Di solito, i clienti che si recavano in officina o da un gommista pagavano a questa figura il conto per lo smaltimento sicuro delle gomme inutilizzabili. Questo costo era compreso nella spesa complessiva degli pneumatici. Invece, 12 anni fa le cose sono cambiate e da settembre 2011 il costo per lo smaltimento delle gomme usurate è diventato un prerequisito.
Vale a dire che la spesa per l’eliminazione degli pneumatici usati è compresa nel momento in cui compri le nuove gomme. Anziché di pagare dopo, paghi prima. Questo significa che il prezzo degli pneumatici è aumentato di quell’esatta cifra utile a smaltire le gomme non più utilizzabili.
Tutti gli intermediari che ci possono essere tra il produttore delle gomme e gli acquirenti finali devono versare il medesimo contributo alla controparte successiva. Questo preciso contributo è destinato al consorzio che si occupa della raccolta e dello smaltimento degli pneumatici usurati.
PFU, ecco cos’è utile conoscere
Bisogna sottolineare il fatto che il costo per lo smaltimento delle gomme è stato inserito direttamente nel prezzo finale delle gomme e, quindi, il cliente andrà a pagare il PFU senza nemmeno farci troppo caso. Ma quando gli pneumatici saranno arrivati al loro limite e dovranno essere cambiati, il gommisti li sostituirà senza chiedere nessun costo aggiuntivo.
Per garantire il rispetto della normativa PFU, i gommisti e le officine specializzate possono richiedere una ricevuta di pagamento che dimostri il contributo PFU. I clienti, quindi, devono controllare se sulla loro ricevuta è stata riportata la voce delle spese del PFU. Tuttavia, c’è chi trova alcuni escamotage per spendere meno e alcuni venditori non includono il costo PFU nel prezzo finale, rendono illegali le gomme appena vendute.
Il costo del PFU
Gli pneumatici senza PFU sono illegali e, se al momento del cambio, il gommista non vede sulla ricevuta il contributo PFU, può benissimo permettersi di chiedere al cliente la somma corrispondente allo smaltimento degli pneumatici fuori uso. Tutti gli utenti sono chiamati a pagare questo contributo per contribuire allo smaltimento sicuro delle gomme.
Pagare il contributo aiuta a diminuire la vendita o lo smaltimento illegale degli pneumatici usurati. Il costo del PFU è variabile ed è basato sul tipo di gomme e sulla loro dimensione. Queste caratteristiche incidono sul prezzo dello smaltimento e, quindi, sui contributi relativi al PFU.