Home » Porsche 904 Carrera GTS: all’asta il telaio numero 2

Porsche 904 Carrera GTS: all’asta il telaio numero 2

RM AUCTIONS METTE IN VENDITA LA 904 Carrera GTS N. 904-002, il SECONDO PROTOTIPO UTILIZZATO DALLA CASA MADRE IN GARA.

Dalla 550A del ’53 alla RS 61 il concetto della Porsche da corsa era stato sempre lo stesso: barchetta sport con telaio a traliccio tubolare e motore 4 cilindri boxer centrale.

La stagione ’62 non era stata positiva: i programmi di F1 con la 804 e di F2 non avevano portato ai risultati sperati. Per il ’63 Porsche tornò a fare quello in cui era esperta: le gare Sport.

Per affrontare le competizioni con un modello che fosse all’altezza di un marchio già molto famoso nel mondo e della agguerrita concorrenza di Maserati, Aston Martin e Ferrari, il reparto Ricerca e Sviluppo iniziò un progetto completamente nuovo per una nuova coupé a motore centrale.

UN MODELLO TUTTO NUOVO

Nacque il progetto Porsche 904, quello che, con continui sviluppi sarebbe giunto, nel suo massimo sviluppo, alla grandiosa 917K a 12 cilindri. Per le gare FIA la 904 fu omologata in categoria GT. La versione stradale fu invece introdotta con specifiche Gruppo 3 – Appendice J, per la quale si richiedevano almeno 100 esemplari prodotti.

La differenza principale rispetto alle progenitrici era l’utilizzo di una nuova piattaforma in acciaio a longheroni, sormontata da una struttura tubolare a questa saldato e con l’utilizzo, per la prima volta nella storia Porsche, di una carrozzeria in vetroresina.

La 904 fu inizialmente motorizzata con il 4 cilindri 2 litri con doppio albero a camme in testa, rinominato da 587/2 in tipo 587/3 e proveniente 718 RSK da 200 Cv. Accreditata di un peso, in configurazione “corsa”, di circa 660 kg, la 904 poteva scattare sullo 0-100 in meno di 6″ e toccare 260 km/h. Nel corso della sua carriera, seguendo le indicazioni della clientela, le 904 furono equipaggiate (circa una ventina) con il 6 cilindri 2 litri della neonata Porsche 911. Alcuni esemplari “ufficiali”, infine, montarono l’8 cilindri tipo 771 della Porsche 804 di F1 del ’62.

INCERTO DEBUTTO GRANDIOSA STAGIONE

La Porsche 904 debuttò alla 12 Ore di Sebring del ’64: Lake Underwood e Briggs Cunningham arrivarono 9° assoluti e primi della classe Prototipi.

Ma alla successiva Targa Florio colse una grandiosa vittoria assoluta con alla guida il barone siciliano Antonio Pucci e Colin Davis (Gianni Balzarini ed Herbert Linge giunsero secondi assoluti).

Successivamente fu terza assoluta al Nurburgring e 7° e 8° assoluta alla 24 Ore di Le Mans, solo per citare le gare più famose.

La stagione ’65 non fu meno ricca di soddisfazioni, tra cui si ricorda un secondo posto assoluto a una massacrante edizione del Rally di Montecarlo.

IL TELAIO N.904-002

L’esemplare di questo articolo è il secondo costruito nel ’63 e fa parte di un piccolo lotto di prototipi prodotti dalla Porsche per sviluppare la 904. Di questa piccola famiglia di vetture fanno parte anche i telai numero 001, 002, 005, 006, 011 e 012 con l’eccezione della 005, distrutta nel 1965 durante un test.

La numero 002 fu utilizzata a lungo per i test di sviluppo. Nel dicembre ’64, ad esempio, fu guidata a Monza per sperimentare alcuni carburatori della Solex. Herbert Linge guidava la 002 in un confronto diretto con la 904-001 che, invece, montava carburatori Weber.

IN VENDITA: NUOVA CARRIERA SULLE SALITE

Alla fine del 1965, conclusa la sua carriera come auto laboratorio, fu messa in vendita. Fu acquistata da Michel Weber che la utilizzò nel Campionato Europeo della Montagna. Weber si comportò egregiamente, realizzando con lei ottimi risultati:

2° alla Eberbacher Bergpries
6° alla Alpen-Bergpreis
2° alla Salita del Mont Ventoux
4° alla Trento-Bondone
5° alla Bergpreis Cesana-Sestriere
4° alla Bergpreis Schauinsland
1° alla Bergrennen Mitterndorf
2° alla Bergpreis Gaisberg
1° alla Bergrennen Gargeuensteinbock

Alla fine della stagione ’66 Weber noleggiò la 904/4 alla Scuderia Basilea. I due piloti uedi Jauslin e Peter Ditzler non ottennero grandi risultati se non sul finale della stagione ’67: un secondo posto di classe alla Tre Ore di Hockneheim e un secondo di classe alla Hockenheim Finale.

Da qui in poi la 904 fu venduta a numerosi proprietari fino a giungere, ai giorni nostri, in perfette condizioni di conservazione nelle mani di un collezionista messicano, che ha deciso di metterla in vendita.

[Fotografie: RM Auctions]