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Posto di blocco, da luglio in vigore il nuovo obbligo ADAS: ma ancora in tantissimi non lo hanno | Auto sotto perquisizione

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Molte auto fermate a causa dell’assenza del nuovo ADAS – AnsaFoto – 0-100.it

Ancora in troppi non sono al corrente del nuovo obbligo di legge ADAS attiva da inizio luglio, mettono le auto sotto perquisizione.

In questo ultimo periodo, la sicurezza stradale è al centro di ogni dibattitto e si cercano moltissimi modi per aumentarla sempre di più con l’unico scopo di rendere le strade più sicure e diminuire, quindi, il numero di incidenti più o meno gravi che ogni anno vengono registrati. Sappiamo come le auto siano sempre più tecnologiche ma ora è come se fossero degli oggetti pensanti.

Infatti da luglio è in vigore il nuovo obbligo ADAS, vale a dire una serie di aiuti elettronici che si attivano durante la guida e che supportano il conducente. Tuttavia, anche se siamo oltre la metà di luglio, ancora in molti non hanno questi sistemi e le conseguenze sono piuttosto gravi, sia a livello economico che salutare.

Se vieni fermato ad un posto di blocco e le forze dell’ordine scoprono che non hai i giusti ADAS, rischi davvero tanto. Da adesso gli agenti hanno deciso di mettere sotto perquisizione le macchine che scovano prive di ADAS, lasciando i proprietari appiedati e multati. Sappiamo come le regole del Codice della Strada cambiano repentinamente e non puoi usare la scusa di non conoscere qualcosa.

Le forze dell’ordine non ammettono più l’ignoranza e vieni punito se non rispetti la legge solo perché non la conoscevi. Le vetture sotto perquisizione sono molte perché in tanti non hanno il nuovo obbligo ADAS e questo comporta una diminuzione della sicurezza stradale rendendo nulli tutti i tentativi di farla aumentare.

Nuovo obbligo ADAS

Dal 7 luglio scorso, tutte le macchine di nuova immatricolazione devono essere attrezzate con i sistemi ADAS che aiutano i guidatori durante la marcia e aumentato la sicurezza stradale. Tuttavia, di recente moltissime vetture sono state fermate dalle forze dell’ordine perché prive di questi sistemi.

La ‘colpa’ è imputabile alle aziende che, nonostante la data di partenza sia già passata da un po’, non hanno ancora predisposto le loro auto con i nuovi sistemi ADAS. Per chi l’ha fatto, si è scoperta la dura verità degli elevati costi di adeguamento e, infatti, per le macchine troppo datate si è deciso di toglierle dal mercato piuttosto che adattarle agli ADAS perché verrebbe a costare davvero troppo.

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Sistemi ADAS utili alla sicurezza – corporate – 0-100.it

ADAS, quali sono

Le aziende produttrici sono state avvisate 5 anni prima dell’inizio dell’obbligo ADAS proprio per dare loro più tempo e decidere cosa fare. Ci sono alcune case produttrici che confidano nella deroga di 12 mesi ma per poterla usufruire si devono comunicare i numeri di telaio delle vetture che devono essere già prodotte e presenti in Europa.

Alcuni degli ADAS essenziali nei nuovi modelli di auto sono il controllo dell’attenzione, il mantenimento della corsia e la frenata automatica. Il primo avvisa quando il guidatore è stanco e distratto e lo intuisce da un sensore nel volante; il secondo agisce con delle telecamere che controllano se l’auto supera le strisce bianche quando non deve e interviene se il guidatore non lo fa e il terzo sistema ADAS informa il guidatore di un’imminente collisione e se quest’ultimo non agisce, l’auto frena al posto suo.