Tutor autostrade, ne hanno aggiunti di nuovi e cattivissimi: ecco le strade dove ti beccano al 100% | Controlla prima di partire
La rete dei tutor in autostrada si allarga in tutta Italia, attento perchè rischi di beccare multe a raffica ovunque.
La caccia agli automobilisti indisciplinati si fa sempre più serrata. I tutor in autostrada stanno proliferando su tutto il territorio nazionale, creando una vera e propria rete di controllo che lascia poco spazio agli errori.
Se prima i tutor erano concentrati su alcuni tratti autostradali particolarmente critici, oggi la situazione è radicalmente cambiata. Nuove installazioni stanno spuntando come funghi.
Oltre 2.500 chilometri di autostrade sono attualmente monitorati da questi sistemi, con un numero in costante crescita. Ma dove si nascondono questi “cecchini” della velocità e come difendersi dalle loro insidie?
Quali strade evitare
I tutor, quei sistemi di rilevamento della velocità media che hanno rivoluzionato il modo di controllare la velocità sulle nostre autostrade, sono ormai una presenza costante nel panorama della sicurezza stradale italiana. Se stai programmando un viaggio in auto, è fondamentale conoscere le tratte autostradali dove la presenza dei tutor è più alta. Ecco alcune delle arterie più sorvegliate.
L’Autostrada del Sole (A1) è sicuramente la protagonista indiscussa, con un numero elevato di tutor distribuiti lungo tutto il suo percorso, sia in direzione nord che sud. Il secondo posto va all’Autostrada Adriatica (A14), anche questa autostrada è sottoposta a un intenso monitoraggio, con numerosi tutor presenti tra Bologna e Bari.
La Milano-Brescia è un’altra tratta molto trafficata, dove la presenza dei tutor è stata intensificata negli ultimi anni. L’A13, autostrada che collega Bologna a Padova, è anch’essa dotata di numerosi sistemi di controllo della velocità dunque è bene prestare attenzione.
Come funzionano i tutor e perché sono così efficaci?
I tutor misurano la velocità media di un veicolo su un tratto di strada prestabilito. Questo significa che è praticamente inutile tentare di superare il limite di velocità solo per pochi metri, poiché la media verrà calcolata su un percorso più lungo. Inoltre, i tutor sono spesso integrati con altri sistemi di controllo, come le telecamere di sorveglianza, che consentono di identificare con precisione il veicolo in infrazione.
L’introduzione del sistema ha portato a risultati sorprendenti: nel solo anno successivo al suo lancio, si è registrata una drastica riduzione del 22% degli incidenti e del 51% delle vittime sulle autostrade italiane. La consapevolezza di essere costantemente monitorati induce gli automobilisti a rispettare i limiti di velocità, contribuendo a rendere le strade più sicure. Un successo così evidente ha spinto ad ampliare notevolmente il sistema, triplicando in soli tre anni i chilometri monitorati e l’unico modo sicuro per evitare le multe è rispettare i limiti di velocità.