Abarth deve bloccare la produzione, non supera le normative vigenti: uno stop che cambia la storia delle auto
Addio Abarth, il mondo dell’automotive non sarà più lo stesso senza le loro vetture. Arresto forzato per le nuove norme.
Ogni cosa ha un inizio e una fine e pur sapendolo, quando arriviamo all’epilogo di un qualcosa è sempre un duro colpo. Con il progresso, gli svariati cambiamenti delle norme presenti all’interno del Codice della Strada e con gli obiettivi diversi rispetto a qualche anno fa, dobbiamo dire addio per sempre ad un marchio che credevamo immortale.
Abarth è la casa produttrice di auto nata a Bologna e cresciuta a Torino che è stata inserita nel Gruppo Stellantis e che ha sempre promosso l’eccellenza del Made in Italy come la sua collega Fiat. Adesso, però, i tempi sono cambiati e siamo costretti a dire addio ad una realtà che ci ha accompagnato per diversi anni.
Il nuovo CdS punta ad aumentare la sicurezza stradale e a diminuire gli incidenti più o meno gravi che ogni anno si registrano nel nostro paese inasprendo le norme e rendendo più punitive le conseguenze. Tutto questo per cercare di raggiungere lo scopo comune a tutta l’Unione Europea, ovvero azzerare gli incidenti stradali entro il 2050.
Un obiettivo nobile che, però, pare essere ancora piuttosto lontano e per questo motivo son ostate prese ulteriori precauzioni. Dallo scorso luglio, infatti, l’UE ha obbligato tutte le aziende produttrici di auto a costruire le vetture da mettere sul mercato con gli ADAS (Advanced Driver Assistance Systems) basilari integrati.
Addio Abarth
Questa nuova direttiva ha costretto diverse case automobilistiche a chiudere i battenti o a rinunciare alla produzione di alcuni modelli delle loro macchine perché il costo per costruirle con gli ADAS integrati era troppo elevato da poter essere giustificato. Così, alcuni modelli sono stati mandati in pensione per far spazio ad auto più moderne ed affidabili che garantiscono maggiore sicurezza stradale.
La casa produttrice Abarth fa parte della seconda casistica, vale a dire si è vista costretta ad arrestare la produzione di un modello di veicolo in particolare perché costruirlo con gli ADAS basilari integrali non era conveniente. Il modello d’auto che non vedremo mai più in commercio è l’Abarth 595.
Abarth 595
Dopo aver detto addio alla Fiat 500, adesso dobbiamo salutare definitivamente anche l’Abarth 595 dopo ben 16 anni di onorato servizio nel mercato delle quattro ruote. A differenza della Fiat 500, l’Abarth 595 aveva un design più deciso e tagliente ed emanava una sorta di carattere più spavaldo ed attraente.
La sua velocità massima era pari a 218 km/h ed era in grado di scattare da 0 a 100 km/h in soli 7,3 secondi. L’Abarth 595 montava un motore da 165 CV con coppia massima di 230 Nm e poteva essere tua per 37.050 euro. Il suo debutto è avvenuto nel 2008 e dopo 16 anni di successi dobbiamo dirle addio per sempre.