Addio autostrade, nel 2024 proibito entrarci: arriva la mazzata dal Governo | Solo strade provinciali
Il 2024 ha portato una nuova mazzata dal Governo che renderà le autostrade inutilizzabili, gli automobilisti stanno già usando le provinciali.
L’anno nuovo porta sempre con sé numerose novità, ma quest’ultima è davvero improvvisa ed inimmaginabile. La notizia riguarda le autostrade e il loro uso che, a quanto pare, andrà ridotto sempre di più fino ad un totale decadimento. Adesso raggiungere la propria destinazione sarà un vero e proprio calvario, con i tempi d’attesa che caratterizzano le strade provinciali.
Molti automobilisti, se non la maggior parte, con l’inizio del 2024 hanno deciso di non utilizzare più le autostrade ma di preferire quelle provinciali e secondarie. Non si tratta di godersi il panorama, più pittoresco rispetto a quello che offre l’autostrada, o di avere più tempo a disposizione da perdere. Il fulcro è a livello economico.
L’inizio del nuovo è sempre caratterizzato dal cambiamento che diverse leggi subiscono e l’ultimo preso dal Governo è una vera mazzata per ogni guidatore d’Italia. Infatti, il Governo ha deciso di aumentare i costi per usufruire dei servigi delle autostrade italiane. Tale aumento ha fatto sé che i guidatori si ritrovassero costretti a rinunciare alla comodità delle autostrade.
L’ingente aumento tariffario ha costretto diversi automobilisti a dover rinunciare ad un percorso più veloce perché non possono permettersi un’ulteriore spesa maggiorata riguardante il mondo dei motori. Alcuni di essi hanno rinunciato alle autostrade proprio per far capire che l’aumento è stato molto sgradito ed ingiusto, mentre altri hanno dovuto rinunciare per una questione di budget limitato.
Gli aumenti del 2024
Il 2024 è appena nato e già ci sono stati diversi aumenti. Gli ultimi riguardano il costo dei pedaggi autostradali che è aumentato del 2,3%. Dopo la caduta del ponte Morandi, sostituito dal Viadotto San Giorgio nel 2020, gli adeguamenti alle tariffe sono stati congelati per quattro anni. Prima si aggiornavano ogni anno.
Dal 1° gennaio 2023, gli adeguamenti sono ripartiti in base ad un decreto firmato da Salvini e Giorgetti che stabilisce un +2% ad inizio anno e un +1,34% a luglio. Dal momento che non si parla d’altro che di aumenti, non dovremmo più rimanere sorpresi da queste novità del Governo. In ogni caso, molti guidatori preferiscono perdere più tempo che subire un salasso nelle autostrade.
Non per tutti
Gli aumenti relativi ai pedaggi autostradali, però, non dovrebbero coinvolgere tutte le autostrade italiane. Stando alle notizie riportate dal Sole 24 Ore i pedaggi della A24 e della A25, ovvero della Roma-L’ Aquila-Teramo e della diramazione Torano-Pescara, non dovrebbero subire aumenti. Ci sono stati degli accordi tra il Governo e il gruppo Toto.
Gli accordi hanno deciso che per queste autostrade non ci saranno rincari fino al 2032. Per quanto riguarda l’autostrada del Brennero la situazione è ancora incerta, dal momento che le tariffe sono aumentate solamente una volta tra il 2014 e il 2023. In ogni caso, in base al meccanismo contenuto nell’accordo di concessione, nel 2024 dovrebbe esserci un aumento dei pedaggi del 2,9% ancora da confermare.