Addio esame patente, i giovani (e non solo) stanno festeggiando | Decisione epocale
Una decisione che farà parlare per molto tempo, possiamo dire addio all’esame della patente. A esultare non sono solamente i giovani.
Prendere la patente è un traguardo molto importante e che richiede però anche tanta dedizione: bisogna studiare e poi diventare bravi nella pratica per essere ritenuti pronti a guidare.
Per prendere la patente B è necessario infatti sostenere un esame teorico rispondendo a 30 domande a risposta chiusa e, una volta superato questo, dare prova delle proprie abilità di guida in strada con un esaminatore.
Le guide sono molto importanti, perché è in quel momento che si dà prova della propria destrezza in strada, dei propri riflessi e soprattutto del saper rispettare le leggi vigenti.
Da adesso però il Governo ha scelto di abolire l’esame per la patente. Ebbene sì: niente più ansia dell’esame per tutti, non solo per i giovani. Ecco come funziona.
Non solo patente B
Quando si pensa alla patente si dà per scontato che si parli della B, ovvero quella che ci consente di guidare le automobili, ma anche moto fino a 11 kW e autoveicoli fino a 9 posti, macchine agricole e mezzi per servizi di emergenza. Ci sono poi le patenti A1, A2 e A3 che si riferiscono a diversi tipi di motocicli, la patente C per rimorchi leggeri, camion fino a 7.5 tonnellate e autoveicoli con più di 9 posti, la patente D per autobus e filobus e la patente E per rimorchio con peso superiore a 750 kg.
Di solito la patente B viene conseguita a 18 anni, ma le tempistiche possono cambiare in base alle esigenze del singolo: non è raro imbattersi in persone che hanno ottenuto la patente B anche dopo i 30 anni, magari perché prima non ne avevano bisogno o perché non se la sentivano. Adesso però c’è il liberi tutti: niente più esame per guidare certi mezzi.
Addio all’esame per questa patente
Davvero si potrà guidare senza più sostenere l’esame pratico della patente? Sì, ma solo per alcune tipologie di veicoli. Il Governo ha infatti deciso di abolire il conseguimento dell’esame per ottenere la patente A3, ovvero quella che consente di guidare i motocicli di qualsiasi cilindrata. Prima di questa decisione, chi aveva la patente A1 (quella per guidare i 125) e chi la patente A2 (per guidare le moto di cilindrata maggiore di 125 ma con potenza limitata a 47,6 cavalli) doveva superare un nuovo esame pratico per ottenere la patente A3.
Ora invece questo obbligo decade: se in possesso di patente A1 e A2, sarà possibile ottenere la A3 semplicemente seguendo un corso della durata minima di 7 ore. Si tratta di una vera rivoluzione che ha fatto esultare non solo i giovani, ma anche chi ha la patente A2 da anni. In più, questa scelta aiuta anche le motorizzazioni a snellire le pratiche, togliendo un po’ di lavoro agli esaminatori. Se non l’hai ancora fatto, vai subito a richiedere la patente: non dovrai sostenere alcun esame!