Auto elettriche, questi marchi cinesi non hanno fornito i dati: scoppia il caso nell’indagine UE | Il problema ricade su tutti
Questi marchi cinesi non hanno fornito i dati, le auto elettriche da loro prodotte potrebbero creare un problema che ricade su tutti.
Molti automobilisti italiani stanno pensando di acquistare delle auto elettriche cinesi per via del loro ottimo rapporto qualità-prezzo, ma purtroppo dovranno cambiare idea molto presto: ci sono dei problemi seri con alcuni produttori.
Parliamo di tre brand in particolare: BYD, Saic e Geely, tra i più quotati per l’ingresso nel mercato europeo, che, secondo l’UE, non avrebbero fornito i dati necessari per poter portare le auto sul mercato.
Si tratta di un problema non da poco: le leggi europee per l’importazione di prodotti, soprattutto di veicoli commerciali, sono molto stringenti e vanno rispettate, pena l’addio al mercato.
L’indagine è ancora in corso e nel frattempo le pratiche per l’importazione sono state bloccate. Senza queste informazioni fondamentali non sarà possibile accogliere le nuove auto elettriche.
Protezione del mercato e dei consumatori
Molti ritengono che leggi dell’Unione Europea siano fin troppo stringenti, ma sono fatte apposta per garantire la sicurezza dei consumatori e proteggere il mercato dai pericoli. Il problema si pone quando, come in questo caso, i cittadini si erano già preparati ad acquistare nuove macchine e ora non possono più farlo.
Le auto elettriche cinesi fanno gola, lo sappiamo, ma senza questi controlli è impensabile commercializzarle anche in Europa. L’indagine intanto continua, ma la speranza è poca: il fallimento è dietro l’angolo ed è molto probabile che questi veicoli non arrivino più nell’Unione.
Il problema delle auto cinesi
La questione è piuttosto complessa e sembra ben lontana dall’essere risolta, almeno non con la collaborazione che tutti si aspetterebbero. Il problema è che, secondo l’UE, il governo cinese avrebbe fornito dei sussidi statali per abbattere i prezzi dei veicoli elettrici, in particolare delle batterie, e questo avrebbe creato una concorrenza sleale che va a colpire proprio i produttori europei. Il governo cinese ha fortemente respinto le accuse, sostenendo inoltre che tutte e tre i brand hanno collaborato a stretto contatto con le istituzioni europee per garantire la sicurezza dei veicoli, comunicando tutte le informazioni necessarie.
L’UE però ritiene che i produttori non abbiano approfondito a sufficienza le informazioni su questo eventuale aiuto da parte dello Stato. La discussione prosegue ma sembra essere arrivata a un punto di stallo. Se le cose non si risolveranno, l’Unione Europea ha intenzione di imporre dei dazi aggiuntivi sui veicoli cinesi, di fatto andando a penalizzare i brand in Cina. A rimetterci sono anche gli automobilisti che già sognavano di poter acquistare una vettura elettrica cinese. Purtroppo i piani cambiano: le auto elettriche cinesi rischiano di tornare a essere solo un sogno.