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Auto Euro 3, adesso non la devi più eliminare ma puoi fare la modifica: ecco come portarla a norma di legge

Modifica auto euro 3 - 0-100.it
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Addio divieto per le Auto Euro 3, è possibile continuare a utilizzarle grazie a una modifica e riportarla nella norma.

Negli ultimi anni, le normative europee sulle emissioni di gas inquinanti dei veicoli sono diventate sempre più stringenti, con l’obiettivo di ridurre l’inquinamento atmosferico e migliorare la qualità dell’aria nelle nostre città.

Uno dei principali bersagli di queste normative sono state le automobili Euro 3, ormai considerate obsolete dal punto di vista delle emissioni. Fino a poco tempo fa, i proprietari di queste auto erano costretti a rottamarle o a sostituirle con modelli più recenti per poter circolare nelle zone a traffico limitato (ZTL) o per evitare pesanti sanzioni.

Tuttavia, con le nuove disposizioni, c’è una terza opzione: modificare l’auto per portarla a norma. Con l’introduzione delle Zone a Basse Emissioni (LEZ) in molte città europee, è diventato sempre più difficile per le auto Euro 3, e persino per quelle Euro 4, circolare liberamente.

Questi veicoli, infatti, non rispettano gli standard ambientali più recenti e sono responsabili di una quantità significativa di emissioni di ossidi di azoto (NOx) e particolato (PM10), entrambi dannosi per la salute pubblica. La grande novità riguarda la possibilità di modificare le auto Euro 3.

Conversione di un veicolo diesel Euro 3 in Euro 5

Negli ultimi decenni, le normative sulle emissioni dei veicoli sono diventate sempre più stringenti, costringendo molti proprietari di veicoli a considerare la conversione del proprio mezzo per adeguarsi ai nuovi standard ambientali. Un esempio tipico è la trasformazione di un veicolo diesel omologato come Euro 3, introdotto nel 2000, a uno standard Euro 5, entrato in vigore nel 2009. Questo processo, seppur complesso e costoso, diventa spesso una scelta obbligata per evitare limitazioni alla circolazione e rispettare le normative in materia di inquinamento atmosferico. Vediamo in dettaglio le motivazioni, le modifiche tecniche necessarie e le implicazioni economiche di tale operazione.

Le normative europee sugli standard di emissione, note come Euro, sono state introdotte per limitare l’inquinamento prodotto dai veicoli a motore. Lo standard Euro 3, attivo dal 2000, ha imposto limiti sulle emissioni di particolato (PM) e ossidi di azoto (NOx) prodotti dai motori diesel. Tuttavia, con l’aumento della consapevolezza riguardo l’impatto ambientale del traffico stradale, questi limiti sono stati progressivamente abbassati negli standard successivi. Nel 2009 è entrato in vigore lo standard Euro 5, che ha ridotto in modo significativo le emissioni consentite. Rispetto all’Euro 3, i veicoli Euro 5 devono emettere meno particolato e ossidi di azoto. Nello specifico, le emissioni di PM sono ridotte dell’80% e quelle di NOx del 60%. Questi standard più severi hanno portato a una maggiore richiesta di tecnologie avanzate per il controllo delle emissioni.

auto euro 5 - 0-100.it
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Necessità della conversione

La conversione di un veicolo diesel da Euro 3 a Euro 5 diventa necessaria principalmente per due motivi. In primo luogo, molti centri urbani in Europa hanno introdotto Zone a Traffico Limitato (ZTL) o aree a basse emissioni (LEZ) dove i veicoli più inquinanti, come quelli Euro 3, non possono circolare liberamente. Questo rende difficile per i proprietari di tali veicoli utilizzarli per scopi commerciali o privati, soprattutto in contesti cittadini. In secondo luogo, alcune normative nazionali o regionali prevedono limitazioni o penalizzazioni fiscali per i veicoli più inquinanti, incentivando quindi i proprietari a modernizzare i loro mezzi per evitare multe o costi aggiuntivi. Di conseguenza, la conversione da Euro 3 a Euro 5 permette di continuare a utilizzare il veicolo rispettando le normative ambientali vigenti.

Le principali differenze tra i veicoli Euro 3 e Euro 5 risiedono nei livelli di emissione di particolato (PM) e ossidi di azoto (NOx). Mentre i motori Euro 3 possono emettere fino a 0,10 g/km di PM e 0,50 g/km di NOx, i veicoli Euro 5 devono ridurre queste emissioni a 0,005 g/km e 0,18 g/km rispettivamente. Questi limiti più stringenti richiedono l’adozione di tecnologie avanzate che non erano obbligatorie negli standard precedenti. La conversione di un veicolo diesel da Euro 3 a Euro 5 richiede diverse modifiche tecniche, incentrate sull’installazione di sistemi per il controllo delle emissioni.

Tra le principali modifiche

Uno degli elementi principali per ridurre le emissioni di particolato è il filtro antiparticolato (DPF). Questo dispositivo cattura le particelle di fuliggine prodotte dalla combustione del diesel e le brucia durante una rigenerazione periodica. I veicoli Euro 3 spesso non sono dotati di questo filtro, rendendo necessaria la sua installazione per rispettare i limiti di emissione Euro 5.  Per abbattere le emissioni di ossidi di azoto (NOx), è necessario introdurre un sistema di riduzione catalitica selettiva (SCR). Questo sistema utilizza un additivo, generalmente AdBlue, che viene iniettato nel flusso dei gas di scarico per trasformare i NOx in azoto e acqua, sostanze innocue per l’ambiente.

La centralina elettronica del veicolo deve essere aggiornata per gestire i nuovi sistemi di controllo delle emissioni e i relativi sensori. Questo può comportare anche la necessità di ricalibrare il motore per ottimizzare le prestazioni e ridurre le emissioni. La conversione di un veicolo diesel da Euro 3 a Euro 5 comporta costi significativi. L’installazione di un DPF e di un sistema SCR può richiedere migliaia di euro, a seconda del tipo di veicolo e delle specifiche tecniche necessarie. Per questo motivo, tale conversione è generalmente più conveniente per i veicoli industriali, come camion e autobus, piuttosto che per le autovetture private. Al contrario, per le autovetture private, la conversione da Euro 3 a Euro 5 non è sempre economicamente vantaggiosa, dato il costo elevato delle modifiche rispetto al valore del veicolo.