Auto usate, controlla sempre questo particolare: possono spennarti di centinaia di euro per nulla | Lo noti subito solo se…
Quando si acquista un’auto usata è sempre meglio conoscere qualche dritta per non prendere una cantonata: un particolare ti può salvare.
In un periodo di difficoltà economica come quello che stiamo vivendo, la proprietà di un’auto è un investimento importante ed a volte troppo esoso per alcune famiglie. Eppure, ci da l’occasione di spostarci in indipendenza ed accedere a determinati lavori, ripagando quindi l’investimento iniziale sopra citato.
Il mercato delle auto in generale è molto in aumento, così come il prezzo dei carburanti e le varie tasse e spese burocratiche. Proprio per questo motivo sono in tanti ad affidarsi ad auto usate per limitare le uscite; questa scelta deve però essere sempre oculata per evitare di prendere un bidone e finire di pagare più di quanto sia dovuto.
Il mondo delle auto usate è contaminato da venditori privati che, sebbene non siano truffatori veri e propri (ci sono anche quelli, ovviamente), tendono ad omettere alcuni dettagli spiacevoli per evitare di dissuadere potenziali acquirenti. Così colui che conclude l’affare e si aggiudica la vettura rimane incastrato in delle spese impreviste.
Quella che più spesso viene omessa è il bollo auto, complice anche una regolamentazione articolata che non sempre chiarisce chi deve pagarlo e perché. In questo articolo andremo a chiarire cosa devi controllare per evitare di trovarti una spesa da centinaia di euro sulle spalle.
Chi paga il bollo?
L’onere del bollo è molto chiaro secondo la legge, ma le varie casistiche possono trasformare una normale regola in un labirinto. Partiamo dalle cose semplici: il bollo va pagato entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello della scadenza. In parole povere, se il bollo scade a gennaio, il bollo andrà pagato entro l’ultimo giorno di febbraio. Qui entra in gioco il PRA.
Il PRA, Pubblico Registro Automobilistico, possiede tutti i dati aggiornati sulle proprietà dell’auto e sulle scadenze del bollo. Ci si deve rivolgere ad un ufficio del PRA per conoscere, senza alcun dubbio, se il pagamento del bollo spetta a noi acquirenti oppure al vecchio proprietario del veicolo.
Il bollo di un’auto usata
L’onere del bollo si rifà alla proprietà dell’auto al momento della sua scadenza. Dunque il ragionamento è più facile di quanto sembri: se il passaggio di proprietà avviene entro il periodo di mese successivo a quello della scadenza, il bollo dovrà essere pagato dall’acquirente; se il passaggio avviene invece dopo il periodo di rinnovo, la tassa spetta al venditore.
Riprendiamo l’esempio iniziale. Se il bollo scade a gennaio, esso va rinnovato entro il 28 febbraio. Se il passaggio di proprietà avviene prima di questa data allora pagherà l’acquirente; se avviene dopo, paga il venditore. Prima di concludere l’acquisto di un’auto usata controlla sempre il bollo presso un ufficio del PRA per evitare brutte – e costose – sorprese.