Autovelox, adesso arriva il ‘fantasma’ se ti dicono che non funziona non crederci: becchi una multa colossale | Ecco come funziona

Adesso arrivano gli autovelox così detti ‘fantasma’. Se ti dicono che non funzionano non crederci mai, la multa è una sberla.

L’autovelox fantasma terrorizza con la sua presenza un numero sempre più crescente di automobilisti che, convinti di non ricevere la multa, si ritrovano invece con una sanzione particolarmente elevata.

Ma che cosa si intende con autovelox fantasma? Anche se sono in molte le persone a non averne conoscenza, in realtà esistono diversi tipi di autovelox.

La differenza maggiore riguarda gli autovelox di colore blu e quelli di colore arancione. In prossimità di una delle due tipologie, esiste un secondo sistema di controllo che al cento per cento delle probabilità multare gli automobilisti che procedono oltre i limiti di velocità.

Di seguito vi sveliamo alcune informazioni particolarmente utili circa queste tipologie di rilevatori della velocità.

Quale è la differenza tra le tipologie di autovelox? Informazioni utili per evitare multe particolarmente elevate

La sicurezza sulla strada deve essere sempre la prima preoccupazione di tutti gli automobilisti, motociclisti e pedoni. Proprio perché i soggetti coinvolti nella circolazione rispettino le regole, il Codice della Strada prevede sanzioni economiche e penali piuttosto alte.

Quando si parla di autovelox si indicano quei dispositivi di rilevazione elettronica della velocità. In questo modo gli automobilisti, per non ricevere le multe, regolano la velocità delle loro vetture e di conseguenza aumentano la sicurezza alla guida. Non tutti però sanno che esiste una differenza tra gli autovelox arancioni e quelli blu. Di seguito vi sveliamo quale è.

Come si differenziano gli autovelox e come riconoscere l’autovelox fantasma, l’incubo degli automobilisti

Negli ultimi mesi sono stati diversi i provvedimenti e gli emendamenti che hanno riguardato gli autovelox. Il nuovo decreto dovrebbe vietare gli autovelox sulle strade, provinciali o regionali, in cui il limite di velocità è inferiore ai 90 km/h. Sia nei centri abitati sia fuori dovrà essere rispettata una distanza minima, probabilmente di non meno di un chilometro, tra l’autovelox e il segnale che avverte della presenza del dispositivo stesso.

Marco Minniti, il ministro dell’Interno del Governo Gentiloni, ha sostituito la vecchia circolare Maroni del 2009 sulle violazioni al codice della strada e multe per autovelox. Il decreto ha stabilito l’obbligo di rendere visibili le postazioni fisse automatiche degli autovelox, concetto base per distinguere le multe con autovelox, tutor e telelaser. La normativa distingue anche gli autovelox arancioni da quelli blu. In prossimità dei primi sono sempre presenti pattuglie della Polizia stradale, pronte a fare la multa a chi supera i limiti di velocità.