Autovelox letale, questo sta facendo strage di multe: come evitarlo | Automobilisti in ginocchio

Alcuni controlli della velocità sono più aggressivi di altri e questo autovelox nello specifico non lascia scampo, l’unica è evitarlo.

Il peggior incubo di ogni guidatore risiede nel ricevere una salata multa per posta presso la sua abitazione. Le sanzioni più comuni sono quelle per essere passati con il semaforo rosso, per aver sostato in zona vietata e per aver superato i limiti di velocità permessi in un determinato tratto di strada.

Proprio quest’ultimo caso ha il maggior numero di multe registrate nel corso di un anno, dal momento che i limiti vengono superati sia per la distrazione del conducente che per il menefreghismo di quest’ultimo. Per evitare che il numero di incidenti stradali causati dal superamento dei limiti di velocità aumenti ancora, sono state prese le dovute precauzioni.

Le forze dell’ordine non hanno la possibilità di controllare una ad una le macchine che transitano in maniera irregolare sui tratti di strada, andando troppo veloce. Quindi si sono avvalsi dell’aiuto di dispositivi elettronici adatti per rilevare la velocità di marcia delle vetture che passano davanti al loro occhio meccanico.

Stiamo parlando degli autovelox. Questi registrano se un veicolo ha superato di 5 km/h il limite massimo di velocità, scattando una foto alla targa e mandandola agli agenti che verificheranno l’accaduto. Una volta confermato, il trasgressore riceve la multa entro e non oltre 90 giorni dall’infrazione commessa.

Non solo autovelox

Gli autovelox devono, però, essere posizionati in modo tale da essere ben visibili e devono essere preceduti da apposita segnaletica verticale che avvisa i conducenti della sua imminente presenza. Inoltre, per fare in modo che la sanzione sia valida, il dispositivo dev’essere tarato ogni anno e omologato in maniera corretta.

Altrimenti, se non dovesse essere in regola e la strada non presenta l’apposito cartello di segnalazione, il trasgressore può fare ricorso e vedersi annullata la multa. Sulle strade non ci sono soltanto gli autovelox. Infatti, sono presenti anche i tutor: dispositivi elettronici che rivelano la velocità constante di una macchina su un determinato tratto di strada. Usati sulle autostrade e strade extraurbane.

Autovelox assassino: beccati tantissimi trasgressori

Nel nostro paese è presente un autovelox che funziona tramite il sistema di rilevamento dei tutor che in poco più di due anni ha emesso sanzioni per un totale di oltre 20 milioni di euro. Un dispositivo-killer che non ha dato scampo a nessun guidatore che ha infranto la legge in merito ai limiti di velocità. Questo autovelox assassino si trova presso la zona di Opera, in provincia di Milano, in Val Tidone sulla strada provinciale 412.

Dall’ottobre 2020, molti automobilisti vengono fregati da questo tratto di strada perché i limiti sono stati abbassati da 110 a 70 km/h in poco tempo. È stato fatto per limitare l’inquinamento acustico di quella zona. I conducenti restano fregati perché i cartelli non danno le informazioni corrette sia sui limiti di velocità che sul dispositivo presente, segnalando la presenza di un semplice autovelox e non di un tutor. Evitatelo come la peste se non volete rientrare tra le numerose vittime del dispositivo-killer.