Home » Brabus-Mercedes: tutto iniziò da una 190 E

DALLA PREPARAZIONE DELLA MERCEDES 190 E W201 HA PRESO IL VIA L’ATTIVITÀ DI BRABUS, EQUAMENTE SUDDIVISA TRA ESTETICA E TECNICA. DALLA 190 E 2.6 DI SERIE FURONO ALLESTITE DUE POSSENTI 3.6 S, PIU’ INDIAVOLATE DELLA EVO 2 UFFICIALE. AD ANNI DI DISTANZA IL LORO FASCINO HA STREGATO SVENN GRAM: IL PR DELL’AZIENDA SI È FATTO ALLESTIRE UN ESEMPLARE UNICO RESTOMOD

Bodo Buschmann era un uomo intrigante, che viveva secondo il mantra: “Mai lavorare per soldi: bisogna lavorare per passione”. Il fondatore della Brabus (insieme con Klaus Brackmann, da cui la denominazione ottenuta dalle parti iniziali dei due cognomi) perseguiva il piacere di costruire auto veloci o, meglio, ultra-performanti creazioni che vendeva per cifre da capogiro.

La 190 E 2.5 16v del 1988 era uno di quei capolavori e proprio la Mercedes-Benz della serie W201, la 190 che ha aperto la strada alla Classe C ancora in produzione, è stata il primo modello su cui è intervenuta.

La 190 E Brabus di questo servizio fotografico è un chiaro esempio di come il brand lavora su “auto-cliente” da questi affidate ai reparti di preparazione per ottenere un look più aggressivo e un motore più potente. Nel caso specifico si parte dall’alternativa ancora più costosa e ricercata della 190 E 2.3 16v di serie.

La 2.3 16 v a listino si caratterizzava per l’allestimento estetico più aggressivo con spoiler anteriore, piccola ala posteriore e dallo scudo modificato per ospitare il doppio terminale di scarico. Sotto il cofano della 190 E 2.5 16v, però, è installato un vigoroso 6 cilindri in linea da 2,6 litri di cilindrata, con il basamento del modello di serie ma potenziato a 204 Cv grazie a numerosi affinamenti tra cui nuova testata e scarico specifico.

L’esemplare in questione appartiene alla serie restyling della W201, con i fascioni paracolpi laterali e migliorie di dettaglio all’interno. Rappresenta una delle prime e oggi più anziane elaborazioni Brabus esistenti e ancora in circolazione.

Sulla serie W201 Brabus ha lavorato con successo e si è conquistato una fama imperitura nel mondo degli appassionati grazie alla 3.6 S, un bolide da 268 CV di gran lunga migliore della 190 E Evolution 1 e 2 di serie grazie alla personalizzazione estetica sobria, al netto della vistosa carrozzeria rosso vivo. Si trattava di un’auto promozionale unica che Brabus costruì in due soli esemplari nel 1988.

QUASI 270 CAVALLI

La W201 partiva dal propulsore M103 da 2,6 litri abbinato a un cambio manuale a 5 marce. I cavalli generati da questo motore non erano ovviamente sufficienti per Bodo così il capo dello sviluppo di Brabus, Uli Gauffres, ha utilizzato un’unità portata a quasi 3,6 litri e con testata a dodici valvole. Questo propulsore forniva 268 CV e 379 Nm di coppia (alla fine lo stesso concetto sarebbe stato sviluppato sulla base dell’M104 24v). Brabus ha aggiunto il roll-bar ed eliminato materiale giudicato superfluo fino a un totale di 130 kg di alleggerimento.

Trattandosi di un esemplare allestito per esigenze di comunicazione una volta terminato il suo compito di… distruggere pneumatici è stato ritirato e, fortunatamente, non è andato in magazzino ma è stato convertito in una “normale” Mercedes  Brabus. È stata venduta a un cliente che, come molti altri, pensava che la ricerca della leggerezza l’avesse resa troppo spartana. I clienti chiedevano comodità come un adeguato divanetto posteriore e l’aria condizionata e non gradivano un roll-bar nella loro “Baby Benz”. La 3.6 S “lightweight”, insomma, non esisteva più.

VOGLIA DI RESTOMOD

Il romanzo riprende da un uomo innamorato della 3.6S. Così, vent’anni dopo la costruzione dell’originale, Sven Gramm, Responsabile Pubbliche Relazioni dell’azienda, è diventato un cliente e ha chiesto di poter avere un esemplare per il suo uso esclusivo. Sven è stato fortemente coinvolto nel progetto: ha consultato a lungo l’ Archivio Brabus trovare i progetti originali. Sono stati necessari dieci mesi di lavoro ma, partendo da un esemplare del 1989, il risultato è stato straordinario.

La prima 3.6S dell’88 e l’esemplare Restomod sembrano identici ma, in realtà, ci sono alcune differenze. Le modifiche esterne hanno riguardato la griglia e il cofano, che su quest’auto sono in un unico pezzo; inoltre i tergicristalli, le finiture, le maniglie delle porte e le scritte sono state realizzate in nero MB040.

MOTORE RINATO

La “nuova” Brabus 3.6S è nata da una W201 2.6 manuale a 5 marce che Sven ha trovato presso un anziano signore. Questi si era preso cura della sua auto fin dall’acquisto presso una concessionaria ufficiale. Il team tecnico si è messo al lavoro per aggiungere cavalli a un motore M103. Alesaggio e corsa sono stati aumentati a 92,2 x 90,0 mm. È stato montato un albero a camme più affilato, le bielle sono state alleggerite e bilanciate; e sono stati installati pistoni KS specifici. La testa del blocco cilindri è stata dotata di sedi valvola a tre angoli e di valvole più grandi.

Sono stati installati anche un’aspirazione modificata e un nuovo collettore di scarico. La potenza grezza prodotta da questo motore comportava un notevole surriscaldamento così il sistema di raffreddamento è stato potenziato e sono stati installati due radiatori dell’olio: uno per la trasmissione e uno per il differenziale. Il 6 cilindri ha così raggiunto quota 286 CV.
Per arrivare alla configurazione originale il corpo vettura è stato alleggerito grazie all’eliminazione di sedili posteriori, aria condizionata e impianto audio per renderla un fulmine. Ma non solo.

ASSETTO SPECIFICO

Sono stati installati roll-bar in alluminio Weichers, sedili Recaro in kevlar con cinture di sicurezza a 4 punti, freni ad alte prestazioni con dischi ventilati da 286 mm e pinze a 4 pistoncini, una versione aggiornata degli ammortizzatori Bilstein originali, molle Eibach e altri dettagli.

L’auto poggia su cerchi Brabus Monoblock 1 da 16 pollici con pneumatici Yokohama A048 da 225/45/16 davanti e dietro per garantire la necessaria trazione.

PRESTAZIONI: MIGLIORE DELLA EVO 2

Grazie a questa dieta la Brabus 3.6S Restomod ha superato la stessa 190 E 2.5 16 valvole Evolution 2 di serie. Copre lo 0-100 in 6,3 secondi e tocca 262 km/h (12 km/h in più). Sven ha inoltre installato un differente differenziale posteriore che consente di raggiungere 284,8 km/h.

Sven ha tenuto la sua auto per molti anni e possiamo solo supporre che se la sia goduta poco. Ha percorso meno di 10.500 km quando, qualche tempo fa, l’ha messa in vendita per circa 175.500 dollari.