Concessionarie auto: non avete idea di quanti soldi fanno | Introiti da brividi
Tutti gli appassionati di auto la vorrebbero, ma quanto conviene oggi investire in una concessionaria in Italia? I dati non sono rassicuranti.
Tra i sogni degli amanti dei motori, oltre collezionare auto, rientra sicuramente quello di possedere una concessionaria. Un’attività che, almeno nell’immaginario comune è molto redditizia, ma come la maggioranza dei settori, oggi affronta una grave crisi.
Tra i motivi, rientra quello della crisi economica che ha investito il nostro Paese negli ultimi anni. I numeri delle vendite sono tutt’altro che positivi: è sempre più difficile cambiare auto, nonostante le misure che vengono prese per poter adeguare la risposta a una domanda che riflette la disponibilità economica della maggior parte dei clienti.
Lo scenario si aggrava con le decisioni prese in sede europea che a partire dal 2035 vieteranno la vendita di auto dotate di motori termici, incluse quelle ibride. Il che comporterà una serie di cambiamenti significativi per il mondo delle concessionarie per come lo conosciamo.
Il mercato del nuovo, inoltre, non decolla dal momento che le vetture hanno perso molto del loro appeal. In particolare, sempre meno giovani decidono di prendere la patente, a causa dei costi di acquisto e mantenimento del veicolo. Un potere d’acquisto, dunque, che resta nelle mani della vecchia guardia, sempre meno incoraggiata a investire grosse somme finalizzate all’acquisto di auto di ultima generazione.
Crollo delle concessionarie?
L’abuso delle tecnologie e dell’elettronica ha attenuato l’entusiasmo di una generazione cresciuta con potenti auto a benzina, piuttosto che con costosi smartphone su quattro ruote. Le restrizioni alla circolazione, le crescenti spese di mantenimento e tutti gli oneri legati alle attuali vetture hanno avuto un impatto significativo sulla volontà di sostituire l’auto ogni 3 o 4 anni, come si faceva in passato.
L’Italia presenta uno dei parchi auto più datati in circolazione in Europa e, nonostante gli sforzi fatti con gli ecobonus promossi negli ultimi anni, la situazione non ha registrato, né inizia ad accennare miglioramenti.
Gli introiti in Italia
Se siete interessati ad aprire autonomamente una concessionaria, dovete tenere conto che avrete bisogno di dipendenti con stipendio fisso e di una struttura adeguata in termini di dimensioni. Secondo un’analisi riportata su motorspassion.it, in Italia i concessionari auto guadagnano mediamente poco più di 20.000 euro lordi all’anno, ovvero circa 1.300 o 1.350 euro netti al mese. Lo stipendio medio di un concessionario auto si aggira intorno ai 1.350 euro mensili. Tuttavia, è possibile percepire maggiori introiti raggiungendo determinati obiettivi, considerando che ci vuole tempo e anni di esperienza prima di ottenere guadagni più consistenti in questo settore.
Oggi, il lavoro di concessionario è diventato molto complesso a causa della presenza di concorrenza spietata attraverso i canali web e social. Il titolare della concessionaria riceve il 5% del costo della vettura, ma è necessario detrarre stipendi, costi di gestione e tasse. Di solito, il margine di profitto si aggira intorno allo 0,7% del fatturato. Pertanto, vi chiedete se conviene intraprendere questa attività. Data la situazione attuale, forse no, ma se avete una grande passione e non temete la vita da venditori, allora potrebbe essere il momento di lanciarvi in questa sfidante attività imprenditoriale.