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Concorso d’Eleganza Villa d’Este 2023: lo spettacolo di Villa Erba

L’INDOMANI DELL’ESCLUSIVO DÉFILÉ DEL CONCORSO DI VILLA D’ESTE SI È SVOLTO SUI PRATI DI VILLA ERBA. LA GIORNATA APERTA AL PUBBLICO HA SANCITO IL DEFINITIVO RITORNO ALLA NORMALITÀ DOPO DUE ANNI IN SORDINA. NEL POMERIGGIO, COME DA TRADIZIONE, LA SFILATA PRESENTATA DA SIMON KIDSTON HA OFFERTO UNO SPETTACOLO CULTURALE CON STORIA, ANEDDOTI E DETTAGLI DI OGNI ESEMPLARE. CONSEGNATI I TROFEI DI CLASSE, IL DESIGN AWARD E, AL GALÀ SERALE, IL BEST OF SHOW.

La seconda parte del Concorso d’Eleganza Villa d’Este ha lasciato oltre settanta gioielli da collezione lasciarsi avvolgere dagli sguardi adoranti del pubblico sui prati della vicina Villa Erba. I gioielli da collezione del più importante concorso d’Europa si sono offerti a un autentico bagno di folla in una magica atmosfera di esaltazione del design, del valore storico e collezionistico.

CENT’ANNI DI STORIA DELL’AUTOMOBILE

Il significato del Concorso di Villa d’Este è, banalmente, nel valore economico delle auto presenti perciò è difficile “abbandonare” la dimensione economica e valutare la preziosità storico-culturale dei capolavori presenti. Ma ci proviamo con la citazione – ove possibile – anche dei numeri di telaio dei capolavori presenti. Hanno sfilato “anche”:

  • La Ferrari 250 Testarossa che vinto la 24 Ore di Le Mans del 1960 (il telaio 0774TR)
  • La Ferrari 250 GTO arrivata 5° assoluta alla 24 Ore di Le Mans del 1963 (telaio 4351GT)
  • La Porsche 917, telaio 917/021, che vinse la 12 Ore di Sebring del ’71
  • Una magnifica collezione di esemplari di vetture di lusso appartenuta maraja indiani e che ha animato la Classe C.
  • La Ferrari 212 Export con Carrozzeria Vignale (telaio 0080E) esposta al Salone di Torino del 1951 nello stand della Carrozzeria Vignale
  • La Maserati A6G/54 Zagato telaio 2186, l’ultimo esemplare prodotto del gruppo di berlinette Gran Turismo carrozzate dal marchio milanese
  • L’Alfa Romeo 6C 2500 esemplare unico con carrozzeria RIVA del 1950
  • La Porsche 936/77, s/n 936/001 che vinse la 24 Ore di Le Mans del 1977 (uno dei piloti, Jurgen Barth, guidò per parte di gara “andando a 5 cilindri”)
  • La Porsche 330 GTC Speciale di Pininfarina del 1967 allestita da Pininfarina in esemplare unico (telaio n. 9653)
  • Una delle solo dodici ATS 2500 prodotte nel 1962 dalla piccola azienda fondata da Carlo Chiti per cercare il riscatto dopo l’abbandono della Ferrari
  • La rara Porsche 901 del ’64 il quarto prototipo costruito e portato in concorso da Alois RUF
  • Una delle circa venti Porsche 911 GT1 “muso 996” di fine Anni 90 (s/n WP0ZZZ99ZWS396021)

IL MAGNIFICO SIMON KIDSTON

L’evento è proseguito nel pomeriggio con il tradizionale intervento di Simon Kidston. Il broker inglese ha deliziato il pubblico con il suo preciso e dettagliato discorso di presentazione di tutti gli esemplari in gara, condito con il suo tradizionale humour: un perfetto mix di storia e cultura automobilistica. Simon Kidston ha inoltre assegnato i vincitori delle otto classi.

A conclusione del pomeriggio è stato assegnato il titolo per la più bella auto moderna del concorso. Il design Award è andato alla Pagani Codalunga, portata in passerella da Christophe Pagani, figlio ed erede del fondatore Horacio. L’esclusiva coupé italiana sarà prodotta in soli cinque esemplari: quello in passerella a Villa Erba è il n.2 già venduto al cliente.

IL BEST OF SHOW A UNA DUESENBERG DEL ’35

Il gran finale del Concorso d’Eleganza Villa d’Este si è tenuto la sera con il gran galà finale. Durante l’evento è stato assegnato il Best of Show del weekend: l’auto più bella è dunque la Duesenberg SJ del 1935 in un magnifico doppio colore nero e arancio portata sul Lago di Como dal collezionista William Lyon.