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Furti auto, dilaga il trucco dell’immobilizer: te la portano via in 30 secondi | Automobilisti a piedi

Furti auto, dilaga il trucco dell'immobilizer
Furti auto, dilaga il trucco dell’immobilizer

I ladri sono sempre più tecnologici e anche i sistemi più accurati non ti salvano dal furto d’auto, questo è tremendo, ti portano via tutto.

L’avanzamento della tecnologia è un aspetto molto utile nella nostra vita di tutti i giorni. La tecnologia è in grado di venirci in aiuto quando la situazione diventa complicata e difficile da gestire. Pensiamo, ad esempio, al periodo della pandemia: se non ci fosse stata la tecnologia, non avremmo avuto modo di lavorare o studiare da casa.

Questo avrebbe implicato uno stop obbligatorio a tutte le nostre attività quotidiane, facendoci rimanere indietro con i nostri programmi di lavoro o studio. Anche nel mondo dei motori, l’avanzamento della tecnologia ha dato i suoi frutti, rendendo i veicoli più sicuri e performanti. Purtroppo, però, anche la tecnologia ha il suo lato oscuro.

Se quest’ultima viene usata per scopi anomali, inusuali, disonesti e disumani, allora l’avanzamento della tecnologia comporta soltanto un aumento della criminalità mondiale. Per quanto riguarda le auto, esse sono sempre state l’obiettivo principe dei ladri. Tuttavia, grazie o a causa della tecnologia moderna, le tecniche dei malintenzionati sono diventate ancora più precise.

Adesso i furti d’auto possono avvenire anche a distanza, senza che i malviventi si presentino fisicamente presso il veicolo, se non proprio nu secondo prima di portarlo via. Questo via i ladri più esperti in tecnologia sono in grado di hackerare le chiavi elettroniche delle macchine in modo tale da aprire le portiere dell’auto indisturbati e rubare il mezzo in pochi secondi.

Ladri tecnologici

La comodità di avere una macchina che si apre a distanza è un’arma a doppio taglio: è utile sia al proprietario che non perde tempo a girare la chiave nella toppa che al ladro che può rubare il mezzo indisturbato e in maniera facile e veloce. Ovviamente, rimangono ancora i vecchi metodi usati per rubare l’auto.

Ad esempio, quello di incastrare una bottiglietta di platica vuota tra la ruota e il parafango: questo provocherà un rumore insolito e il guidatore scenderà per vedere cosa succede. In quel momento, il furfante sale in macchina e fugge via. Che si tratti di tecniche obsolete o moderne, il furto d’auto è sempre il crimine più gettonato e, per questo motivo, dobbiamo prestare la massima attenzione.

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Nuovo metodo tecnologico per rubare l’auto

Ritornando alle tecniche di furto avanzate, in questo ultimo periodo i ladri si sono ingegnati ancora una volta per cercare il metodo migliore per rubare una vettura senza destare troppi sospetti. Tutte le auto di serie sono dotate dell’immobilizer, un dispositivo elettronico di sicurezza che impedisce al motore di funzionare nel caso in cui il codice trasmesso dalla chiave sia errato.

I ladri hanno imparato a disattivare tale sistema usando la porta OBD (On-Board Diagnostic), presente in tutte le auto prodotte dagli anni ’90 per facilitare il compito dei meccanici. Ci sono aziende che sviluppano apparecchi elettronici capaci di disattivare l’immobilizer una volta inseriti nella porta OBD. I ladri tecnologicamente esperti riescono ad entrare in auto, individuare la porta OBD ed inserire al suo interno l’apparecchio utile a resettare l’immobilizer. In questo modo, l’auto parte e i ladri la rubano con estrema facilità.