GUIDA ALL’ACQUISTO: Il mercato usato del marchio Porsche
PUNTARE SU 911 CARRERA 4S, EVITARE CAYENNE E PANAMERA COME LA PESTE! SE UNA PORSCHE E’ L’IMMAGINE INCORNICIATA SUL COMODINO A CUI DATE UN BACINO TUTTE LE SERE PRIMA DI CORICARVI, ECCO UN PUNTO SUGLI ULTIMI AGGIORNAMENTI DELLE QUOTAZIONI DELL’USATO, ANALIZZATE CON IL SUPPORTO DELLA RIVISTA SPECIALIZZATA TUTTOPORSCHE.
Tra i brand sportivi/Premium/di lusso del mercato, Porsche è certamente quello maggiormente ispiratore di un senso di sportività innata a tutti i livelli della propria linea di prodotto. Certo anche nel caso del marchio di Stoccarda negli ultimi anni il marketing ha decisamente calcato sull’acceleratore ed è, oggi, sicuramente anacronistico definire una Cayenne o una Macan come automobili sportive. E’ tuttavia fuori discussione che, modelli come quelli sopraccitati, all’interno dei loro rispettivi segmenti, riescano a stuzzicare un certo desiderio. E se si possono acquistare per cifre molto contenute, meglio ancora!
La ricerca di un buon usato Porsche è certamente resa più semplice dalla grande abbondanza di esemplari per quanto riguarda i modelli più recenti
Vale sempre la considerazione generale di puntare a vetture con libretto tagliandi in regola (presso i centri Porsche ufficiali), carrozzeria almeno in condizioni “più che buone” e un chilometraggio adeguato.
PORSCHE 911: L’ATTENZIONE E’ SULLE CARRERA 4S
Le ultime proiezioni Eurostat e l’andamento del mercato collezionistico indicano che, ormai, per i modelli della famiglia fino alla 911 della gamma 993 (1995, l’ultimo modello con motore raffreddato ad aria) la conquista di un ruolo collezionistico è cosa fatta. La vendita di una vettura usata Porsche di questo lignaggio (911, 964, 993) segue rigidi schemi collezionistici: meccanica perfetta, niente trasudazioni di olio dal carter, abitacolo con tessuti integri, carrozzeria quasi perfetta).
Mediamente, infatti, questi modelli hanno la capacità di guadagnare un buon 10% l’anno e, per le vetture con un valore superiore ai 30.000 euro, l’aumento annuo è nell’ordine del 15%.
Diverso discorso è per le vetture più recenti. Dal 1996 Porsche ha cambiato strategia e, per risollevarsi da una situazione molto negativa, prossima al fallimento, l’allora numero uno Wendelin Wiedeking ristrutturò pesantemente l’azienda. Creò la 911 – 996 (con motore raffreddato ad acqua e un design decisamente di rottura) e la Boxster 986. La standardizzazione della produzione per puntare ai numeri portò un aumento vertiginoso delle vendite ma molti si lamentavano del fatto che una 911 e una Boxster, vista dal di fronte, fossero indistinguibili.
Oggi per una 996 Carrera 3.4 da 300 Cv (occhio al motore! Molto fragile quando raggiunge un chilometraggio elevato), prodotta da ’96 al 2000, le quotazioni dell’usato sono piuttosto basse: bastano 15 – 20.000 euro. La 996 “MK2”, dal 2001, inizia ad avere un appeal maggiore, specialmente nel caso dei modelli Carrera 4S (trazione integrale, carrozzeria simile al modello Turbo ma senza ala posteriore). Questi sono effettivamente quelli che stanno iniziando a risalire la china e se a inizio anno erano valutati tra 26 e 33.000, oggi valgono circa 2.000 euro in più.
La Porsche 911 “progetto 997” registra, mediamente una quotazione superiore di 1.000 euro rispetto all’inizio dell’anno. Per una Carrera da 325 Cv ci vogliono 28-35.000 euro, 33-36.000 per una Carrera 4, 57-67.000 per una Carrera 4S Coupé (per una 911 Cabriolet vanno aggiunti circa 5.000 euro in più in media).
TURBO: M97 SI’!, A91 NO!
Nel caso della meravigliosa 911 Turbo le quotazioni stanno registrando una crescita di circa il 10% in 6 mesi per le 996 Turbo e per le 997 Turbo MK1. Al contrario, invece, si nota un calo delle quotazioni delle Turbo MK2 di un buon 10%.
La ragione è da ricercare, come già ribadito altre volte sulle colonne di 0-100.it, nella sostanziale differenza di motore: il propulsore M97 della 997 Turbo MK1 da 480 Cv è un “vero” motore Turbo, con molte analogie con i propulsori di questa stirpe (930, 964, 993) e con quello che ha vinto la 24 Ore di Le Mans del ’98 (911 GT1). L’unità della 997 Turbo MK2 (l’A91 da 500 Cv) altro non è se non un propulsore Carrera S con 2 turbocompressori.
GT3: STAGIONATA E’ MEGLIO
I dati riportano, inoltre, una salita nei valori di quotazione delle 996 GT3 mentre sono in calo le 997 GT3. Le ultime risentono, naturalmente, della minore età e, quindi, di un’immagine meno “polverosa” e classica. Un 996 GT3, insomma è un bocconcino da amatore da non lasciarsi sfuggire, certamente anche più estrema di una 997 (per chi ha la capacità di valutazione adeguata, s’intende).
BOXSTER / CAYMAN
Molti non sono d’accordo sul ritenere “sportiva” una macchina dotata di 4 sospensioni McPherson. Lasciando ai ministri del culto Porsche il compito di formulare una teoria adeguata, Boxster e Cayman sono decisamente due vetture molto appetitose, più gratificanti di una BMW Z4, una Mercedes SLK o un’Audi TT.
L’analisi delle vendite dell’usato Porsche indica che questo potrebbe essere il momento buono: le quotazioni delle generazioni 986 (fino al 2006) e 987 (2006 – 2012) sono parecchio in discesa rispetto a qualche mese fa: i valori di acquisto/vendita sono in discesa per un ammontare compreso tra i 3.000 e i 5.000 euro secondo le ultime quotazioni pubblicate dal magazine TuttoPorsche.
Per chi è alla ricerca di sportività pura potrebbe essere interessante valutare una Boxster Spyder (piuttosto particolare e con quotazioni in netto calo) o una potente Cayman R ma attenzione che sia equipaggiata di climatizzatore.
CAYENNE / PANAMERA: PREZZI IN PICCHIATA
La politica di Porsche di puntare alla massimizzazione dei volumi può aver certamente portato ai record di vendita che tutti conosciamo e stampato un sorrisone sulle bocche di investitori e famiglia Porsche.
Il rovescio della medaglia è che il mercato, inondato di esemplari, non è capace di premiare un’auto tecnologicamente (e dinamicamente) molto valida come la Porsche Panamera. E le quotazioni dell’usato ne risentono. Il punto è che nella valutazione di un usato è pressoché impossibile (lato venditore) ripagarsi la cifra spesa per gli accessori, di solito molto elevata (almeno 10.000 euro).
Secondo l’analisi, infatti, le quotazioni sono in calo di “almeno” 15.000 euro rispetto a 6 mesi fa. Allora una Panamera 3.6 si quotava 45.000 euro. Ora ne bastano 30. Per una Panamera GTS ci volevano quasi 90.000 euro ma ora il valore è inferiore a 60.000. All’apice della gamma, una Turbo da 115.000 euro ne vale, oggi, poco più di 80.
La Cayenne, invece, non sembra soffrire degli stessi cali. Ormai le prime Cayenne valgono meno di un’utilitaria nuova ma i modelli più recenti, seppure con valore dell’usato in discesa, riescono a sopravvivere. Il deprezzamento è particolarmente forte per i motori a benzina e alquanto contenuto per le versioni Diesel.