Incentivi auto 2024, esclusi i modelli più richiesti: scordati di averla | Decisione scandalosa
Stanno arrivando gli incentivi auto 2024 e si profila la possibilità che questi modelli vengano del tutto esclusi per una ragione precisa.
Comprare una nuova macchina è diventata un’impresa ardua da compiere, soprattutto nel momento in cui stiamo vivendo adesso. Inoltre, dobbiamo anche prestare attenzione non solo ai prezzi elevati e le future somme di denaro che si andranno a spendere per mantenerla, ma anche al fatto che l’auto stessa non inquini troppo l’ambiente e che rientri nei parametri richiesti dalla legge.
Per agevolare l’acquisto di un veicolo nuovo favorevole per l’ambiente sono stati emessi degli incentivi auto. Questi sono dei contributi per le persone che decidono di comprare autoveicoli, motocicli, ciclomotori o veicoli commerciali, purché essi siano elettrici, ibridi o a basse emissioni di CO2.
Dal momento che sia nel 2022 che nel 2023 si sono registrati pochi acquisti di veicoli elettrici e plug-in, per gli incentivi del 2024 si sta pensando di ridurre proprio questi ultimi. I clienti sono ancora diffidenti riguardo al possedere un’auto elettrica e, quindi, puntano piuttosto su vetture sì a benzina o diesel, ma che rientrano negli standard supportati dalla legge antiinquinamento.
La volontà è quella di andare in contro ad un futuro più green e a zero emissioni, ma l’obiettivo va raggiunto in modo graduale. Così, anziché puntare tutto sulle vendite degli elettrici, si vogliono diminuire gli incentivi 2024 per le auto elettriche ed aumentare quelli per le auto Euro 6.
Sabotare il Made in China
Ci sarebbe il desiderio di eclissare dagli incentivi per le auto elettriche 2024 i modelli cinesi, provando ad imitare il comportamento della Francia. Questo servirebbe per promuovere il mercato automobilistico europeo ed italiano, fermando la forte crescita di quello asiatico. Per evitare di essere accusati di protezionismo si fa riferimento ad un ottimo stratagemma.
Per erogare gli incentivi auto 2024, si devono prendere in considerazione le emissioni prodotte in totale durante la durata di un’auto, prendendo atto anche del processo produttivo. In altre parole, gli incentivi varrebbero soltanto per le macchine prodotte utilizzando solo fonti di energia rinnovabile.
Modelli che vengono penalizzati
Inoltre, si applicherebbero restrizioni molto severe del livello di impronta carbonica, anche nel campo della creazione di batterie. Questi limiti eliminerebbero senza indugi tutte le aziende automobilistiche cinesi, considerando il fatto che in Cina il 60% dell’energia è generata grazie all’utilizzo del carbone.
Questo piano sembrerebbe efficiente. Almeno in teoria, dal momento che ha instaurato un dubbio non poco indifferente. Queste restrizioni così rigide che verrebbero applicate al mercato cinese riguarderebbero solo le auto a marchio cinese oppure anche le vetture europee e nordamericane prodotte sul suolo cinese come ad esempio, la Tesla? Staremo a vedere che cosa decideranno i potenti in merito.