Incidenti auto, il foglio di contestazione diventa un problema per gli automobilisti: rischio di perdere i soldi | Assicurazioni nel ciclone
Tra cavilli burocratici e contestazioni assicurative: gli automobilisti rischiano di non ottenere il risarcimento dovuto in caso di incidenti.
La questione degli incidenti stradali si è complicata notevolmente, e uno degli aspetti più controversi riguarda il foglio di contestazione, un documento che dovrebbe rappresentare la base per una gestione trasparente e rapida dei sinistri.
Tuttavia, per molti automobilisti, questo strumento si sta trasformando in un vero e proprio incubo burocratico, con il rischio concreto di non vedere risarciti i danni subiti in seguito a un incidente.
Il foglio di contestazione, noto anche come modulo CID (Constatazione Amichevole di Incidente), è il documento che le parti coinvolte in un sinistro stradale sono chiamate a compilare e firmare per semplificare la procedura di risarcimento con le compagnie assicurative.
Nato con l’intento di velocizzare i tempi di gestione dei sinistri, dovrebbe ridurre la necessità di ulteriori verifiche o contenziosi, permettendo di stabilire in modo più diretto le responsabilità. Tuttavia, la prassi si sta dimostrando tutt’altro che agevole. Un errore o una mancanza di chiarezza possono portare a una contestazione da parte delle assicurazioni, che di conseguenza rifiutano il risarcimento.
Proposta dell’IVASS: un’app per sostituire il modulo blu di constatazione amichevole
L’IVASS (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni) ha recentemente avanzato una proposta innovativa che potrebbe trasformare la gestione degli incidenti stradali in Italia: sostituire il tradizionale modulo blu di constatazione amichevole con un’applicazione per smartphone. Questa iniziativa, che mira a digitalizzare il processo di segnalazione dei sinistri, ha però sollevato una serie di preoccupazioni tra le associazioni dei consumatori e gli operatori del settore assicurativo. La questione, infatti, tocca aspetti cruciali come la tutela della privacy, l’accessibilità tecnologica e l’equità per gli utenti. Da quando è stata resa nota, la proposta dell’IVASS ha incontrato una forte resistenza sia da parte dei consumatori che dagli operatori del settore assicurativo, inclusi i periti. Il modulo blu, che da anni rappresenta una parte essenziale nella gestione dei sinistri stradali in Italia, copre circa l’80% dei casi. Il passaggio a un’applicazione digitale, benché potenzialmente vantaggioso in termini di velocità ed efficienza, ha suscitato timori riguardo alla capacità di tutti gli utenti di adattarsi a questa tecnologia.
Gli scettici sostengono che molti automobilisti, soprattutto quelli meno abituati all’uso dello smartphone o appartenenti a fasce d’età più avanzata, potrebbero avere difficoltà a familiarizzare con il nuovo strumento. Inoltre, non tutti hanno un accesso immediato alla tecnologia o competenze digitali sufficienti per gestire l’app in situazioni di stress, come dopo un incidente stradale. Un altro aspetto cruciale riguarda la protezione dei dati personali. Molti si chiedono se saranno adottate misure adeguate per garantire che queste informazioni non vengano violate o utilizzate impropriamente. Un altro fattore rilevante riguarda la complessità dell’app. Se da un lato la digitalizzazione potrebbe semplificare alcune operazioni, dall’altro c’è il rischio che l’utilizzo dell’app si riveli più complicato per chi non è abituato alla tecnologia, aggravando ulteriormente una situazione di emergenza. Per alcuni automobilisti, compilare un modulo cartaceo potrebbe essere molto più diretto e semplice.
Impatto sugli utenti
Se approvata, la proposta dell’IVASS influenzerebbe milioni di automobilisti italiani, che oggi fanno affidamento sul modulo blu per la gestione rapida e non conflittuale degli incidenti. Il modulo ha il vantaggio di essere facilmente comprensibile e di poter essere compilato immediatamente sul luogo dell’incidente, anche senza particolari competenze digitali. Molti utenti, soprattutto quelli meno avvezzi alla tecnologia, temono che l’introduzione dell’app possa complicare inutilmente le procedure, trasformando una pratica collaudata in una procedura più complessa. Una delle richieste principali delle associazioni dei consumatori e dei periti è quella di mantenere una versione cartacea del modulo di constatazione amichevole, almeno come opzione per chi preferisce o ha necessità di utilizzarla.
Questo garantirebbe inclusività e equità, specialmente per chi, per motivi di età, disabilità o mancato accesso alle tecnologie, non può utilizzare un’applicazione digitale. L’introduzione dell’app non dovrebbe quindi escludere completamente la possibilità di utilizzare il metodo tradizionale. Nonostante l’IVASS stia spingendo per una maggiore digitalizzazione nel settore assicurativo, la decisione finale sull’introduzione dell’app per la gestione dei sinistri non è imminente. Infatti, è probabile che la proposta venga rinviata al 2025, poiché saranno necessari ulteriori sviluppi normativi, in particolare in relazione alla Responsabilità Civile Auto (RC Auto). Nel frattempo, si prevede che continueranno le discussioni tra le parti coinvolte, alla ricerca di un compromesso che possa garantire una transizione digitale più inclusiva e sicura.