Manutenzione pneumatici, devi buttarli via in pochi giorni con questo errore: purtroppo è molto comune | Spreco di soldi
Scopri come un errore nella manutenzione dei pneumatici può costarti caro: ecco i consigli per risparmiare e garantire la tua sicurezza su strada.
La sostituzione di un treno di pneumatici è un investimento importante: parliamo di una spesa che può facilmente superare i 400-600 euro per auto di media categoria. Eppure, c’è un errore molto comune che porta le persone a dover gettare via i pneumatici nuovi dopo appena pochi giorni di utilizzo, con un conseguente salasso economico che si sarebbe potuto evitare con un po’ di attenzione.
Questo spreco di denaro, per quanto doloroso, è più comune di quanto si pensi, e riguarda un aspetto spesso trascurato della manutenzione. Molti automobilisti ignorano quanto sia cruciale evitare di commettere questo errore.
In pochi giorni, si rischia di compromettere del tutto un treno di gomme che, altrimenti, avrebbe potuto durare per decine di migliaia di chilometri. Il costo? Oltre ai soldi spesi per sostituire i pneumatici, potresti ritrovarti a dover affrontare anche spese per danni più seri al veicolo.
Per evitare di dover buttare via centinaia di euro in pochi giorni, è essenziale fare attenzione a questo errore molto comune. Non c’è niente di più frustrante che dover buttare via un treno di pneumatici dopo pochi giorni di utilizzo a causa di un errore evitabile.
L’importanza del codice di velocità degli pneumatici
Il codice di velocità degli pneumatici è un parametro essenziale per garantire sicurezza, comfort e prestazioni ottimali al volante. Molti automobilisti, tuttavia, non prestano sufficiente attenzione a questo dettaglio, che può avere ripercussioni significative sulla durata degli pneumatici e sull’efficienza del veicolo. In questo articolo esploreremo perché montare pneumatici con un codice di velocità inferiore a quello richiesto dal veicolo può accelerare l’usura del battistrada e compromettere la sicurezza stradale. Il codice di velocità è indicato da una lettera (da A a Y) stampata sulla spalla dello pneumatico e rappresenta la velocità massima che lo pneumatico può sostenere in condizioni di sicurezza ottimali. Questo valore viene calcolato tenendo conto delle caratteristiche del veicolo e delle prestazioni che ci si aspetta dagli pneumatici, ed è riportato anche nella carta di circolazione, dove è indicato il codice minimo consentito. Ecco un esempio di codici di velocità più comuni: H: fino a 210 km/h; V: fino a 240 km/h; W: fino a 270 km/h; Y: fino a 300 km/h. Oltre alla velocità massima, il codice di velocità incide anche sulla resistenza termica e strutturale dello pneumatico.
Ad alte velocità, infatti, lo pneumatico è sottoposto a sollecitazioni maggiori e il calore accumulato può accelerare il degrado del battistrada. Quali sono i rischi di utilizzare pneumatici con un codice di velocità inferiore? Montare pneumatici con un codice di velocità inferiore rispetto a quello richiesto dal veicolo è una pratica potenzialmente pericolosa, che può accelerare l’usura del battistrada e ridurre significativamente la durata degli pneumatici. Questo avviene principalmente per due motivi, gli pneumatici progettati per sostenere velocità inferiori non sono in grado di dissipare adeguatamente il calore prodotto durante la guida a velocità più elevate. Il calore eccessivo provoca un rapido deterioramento della gomma, accelerando l’usura e riducendo la vita utile dello pneumatico. Inoltre, uno pneumatico con un codice di velocità inferiore è meno rigido e meno stabile a velocità elevate. Ciò significa che lo pneumatico non riesce a mantenere la sua forma ottimale durante la marcia, con conseguente maggiore usura irregolare e perdita di prestazioni.
Incompatibilità con il Codice di Velocità: le eccezioni
In generale, è consentito montare pneumatici con un codice di velocità superiore a quello indicato nella carta di circolazione, ma mai inferiore, con una sola eccezione: gli pneumatici invernali. In condizioni invernali, si può optare per pneumatici con un codice di velocità inferiore (fino a un minimo di “Q”, corrispondente a 160 km/h), a condizione che questi siano marcati con le sigle M+S (Mud and Snow) e 3PMSF (Three Peak Mountain Snowflake). Questo perché, nelle condizioni stradali invernali, le velocità di marcia sono spesso più basse e ciò riduce il rischio di surriscaldamento dello pneumatico. Un altro parametro fondamentale per la scelta degli pneumatici è l’indice di carico, che indica il peso massimo che uno pneumatico può sopportare in sicurezza. Anche questo indice, come il codice di velocità, deve essere rispettato rigorosamente. Non confondere questi due valori è importante: il codice di velocità riguarda la velocità massima, mentre l’indice di carico si riferisce alla capacità di sostenere il peso del veicolo e del suo carico.
Ad esempio, un veicolo commerciale, spesso più pesante rispetto a un’auto, avrà bisogno di pneumatici con un indice di carico elevato per evitare deformazioni e usure anomale. Una domanda frequente riguarda la possibilità di mescolare pneumatici con codici di velocità diversi sullo stesso veicolo. Questa pratica è fortemente sconsigliata. Pneumatici con codici di velocità diversi rispondono in modo differente durante la guida, causando squilibri in frenata, in curva e in accelerazione, con conseguente pericolo di perdita di controllo del veicolo. Per garantire la massima sicurezza, è sempre meglio montare pneumatici dello stesso codice su tutte e quattro le ruote. L’utilizzo di pneumatici con un codice di velocità inadeguato non influisce solo sulla sicurezza e sull’usura degli pneumatici, ma può anche incidere negativamente sull’efficienza del veicolo. Pneumatici progettati per velocità inferiori hanno una maggiore resistenza al rotolamento, il che si traduce in un aumento dei consumi di carburante e delle emissioni. Scegliere pneumatici con il codice di velocità corretto aiuta quindi anche a mantenere basse le spese di gestione del veicolo e a ridurre l’impatto ambientale.