Melkus dichiara fallimento
La crisi travolge i piccoli. La piccola azienda automobilistica tedesca Melkus dichiara fallimento.
La notizia è riportata da alcuni giornali tedeschi, i quali scrivono che la piccola factory fondata alla fine degli Anni 50 avrebbe presentato al tribunale di Dresda i libri contabili per la procedura fallimentare.
Lanciatasi nel 1959 sul mercato come produttore di piccole auto di Formula Junior, la Melkus nacque per iniziativa di Heinz Melkus, pilota con al suo attivo numerose partecipazioni in gare del dopoguerra con auto modificate.
Nel 1964, la produzione si allargò alle Melkus di Formula 3 (oltre 90 esemplari prodotti) e nel 1969 a quella di auto stradali. Nacque il progetto Melkus RS1000, presentata al Salone dell’Auto di Bruxelles del 1970. Fino al 1970, questa sorta di concorrente dell’Opel GT e dell’italianissima Puma con motore AlfaSud fu prodotta in 101 esemplari.
Nella polvere, di nuovo sull’altare…
Parallelamente, Melkus tenta di portare avanti l’attività agonistica ma tra gli anni 70 e 80 vengono allestiti alcuni modelli che, purtroppo, restano bloccati allo stadio di prototipo. Poi l’azienda, nel 1986, chiuse i battenti per essere riaperta negli anni 90 dal Peter Melkus, figlio del fondatore.
Nel 2006, dopo una piccola tiratura di Melkus RS1000 “recreation”, Melkus si lancia sul mercato con un prodotto più moderno ma fondamentalmente differente dalle “solite” sportive. La Melkus RS 2000 è stata presentata al IAA – Internationale Automobilausstellung (International Automobile Show) Frankfurt 2009 ed è entrata in produzione nel 2010.
Meccanicamente simile a una Lotus, porte ad ala di gabbiano a parte, si basava su un telaio monoscocca in alluminio con sospensioni a doppi triangoli davanti e dietro. Motorizzata con un 2 litri turbo sovralimentato (a scelta un Opel o un Volkswagen), era in grado di esprimere 3oo Cv di potenza. A Febbraio 2012, Peter Melkus ha presentato la Melkus RS 2000 Black Edition caratterizzata da una vernice nera speciale a 6 strati. Il prezzo non si poteva dire popolare: circa 150.000 euro.
Questo modello era in grado di percorrere lo 0-100 in soli 4″5 e di toccare 270 km/h.